44enne di Magenta tampinava la ex di Santo Stefano Ticino: appostamenti e violenze

di Francesca Ceriani

MAGENTA-SANTO STEFANO TICINO (MILANO) – 70 telefonate al giorno, appostamenti e violenze fisiche: a processo un 44enne di Magenta. La vittima, una donna di 35 anni residente a Santo Stefano Ticino, aveva denunciato l’uomo, con cui ha avuto in passato una relazione, già nel 2018.

70 telefonate al giorno: stalker a processo

Il magentino, non accettando la fine della storia, aveva messo in atto una serie di comportamenti persecutori. Nonostante le evidenze, la prima denuncia della 35enne era caduta nel vuoto. Quando poi la donna ha iniziato una relazione con il nuovo compagno, il 44enne ha perso la testa. L’uomo ha iniziato a tempestarla di telefonate, con annesse minacce, appostamenti sotto casa, pedinamenti fino al luogo di lavoro e violenze fisiche, strattonandola e stringendole i polsi. La vittima, quindi, nel dicembre del 2020 ha presentato una seconda denuncia. Da allora sono passati quasi due anni e, nonostante un procedimento in corso, nessuna misura restrittiva è stata applicata nei confronti dello stalker. La prima udienza preliminare si è svolta lo scorso mercoledì 17 maggio. Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio il prossimo settembre per il 44enne di Magenta, che finirà a processo con l’accusa di atti persecutori.

Le parole dell’avvocato

Anche una settimana prima dell’udienza, l’uomo ha chiamato il compagno della sua ex minacciandolo di morte. Poi ha continuato a tempestare di chiamate la donna e anche la madre di quest’ultima. “La mia assistita – spiega l’avvocato della vittima, Susanna Rita Marangoni – ha dovuto cambiare la sua quotidianità. Ha avuto ripercussioni sul lavoro perché non riusciva più a recarsi sul posto dove svolge la sua professione e si è trasferita a casa della madre. Nonostante il ‘codice rosso’ (la legge che ha introdotto una corsia veloce e preferenziale per le denunce riguardanti casi di violenza contro donne o minori, ndr), la giustizia ha impiegato quasi due anni a fissare la prima udienza preliminare. Senza nemmeno applicare delle misure restrittive nei confronti dello stalker: incredibile”.

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