Il Ministero degli Interni invia una durissima direttiva alle Prefetture: controlli serrati in strada, negli aeroporti e sui treni. Chi viola i divieti rischia una multa da 200 euro e l’arresto fino a 3 mesi. Nei casi più gravi, una condanna fino a 12 anni di carcere: CLICCA QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO

8 MARZO 2020

di Redazione

ROMA – “Convocazione dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza” e “controlli relativi alla limitazione degli spostamenti in entrata e in uscita” dalle zone rosse. Il Ministero degli Interni invia alle Prefetture una direttiva circostanziata per impedire che i cittadini delle “aree a contenimento rafforzato” violino le disposizioni del decreto governativo approvato in data odierna.

Forze dell’ordine in campo

Sulle strade – comunali, provinciali, statali e autostrade – saranno eseguiti controlli serrati da parte della Polizia locale, dei Carabinieri e della Polizia stradale: i cittadini che si mettono in viaggio dovranno dimostrare, anche con autocertificazione, di avere un motivo legato a ragioni di lavoro o di salute. Le autodichiarazioni potranno essere controllate anche successivamente e, se risulteranno false, saranno sanzionate.

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Aeroporti

I passeggeri che hanno necessità di prendere un aereo dovranno dimostrarlo e saranno sottoposti a controlli sanitari, sia in uscita dall’Italia sia di ritorno da una Stato estero.

Stazioni ferroviarie

Le Polizia ferroviaria, assistita dal personale delle Ferrovie dello Stato, si occuperà di controllare tutti i viaggiatori prima di entrare in stazione: chiunque ha necessità di prendere un treno sarà sottoposto a un controllo Termoscan. In presenza di una febbre superiore a 37,5 gradi non sarà consentito viaggiare.

Multe e arresti fino a 3 mesi

Chi circola senza un valido motivo sarà punito in base all’articolo 650 del Codice penale (Inosservanza di un provvedimento di un’autorità), che prevede l’arresto fino a 3 mesi oppure, in alternativa, una multa di 206 euro.

Delitti contro la salute: fino a 12 anni di carcere

Chi circola in condizioni di salute precarie (per esempio, chi risulta positivo al Coronavirus) è invece punibile in base all’articolo 452 (Delitti colposi contro la salute pubblica), che prevede a seconda del tipo di reato commesso dai 3 ai 12 anni di carcere.

LEGGI E SCARICA LA DIRETTIVA DEL MINISTERO DEGLI INTERNI