Arrestati 7 membri di un’associazione criminale capeggiata da un boss latitante: la base era a Busto Arsizio, nel Varesotto, e la merce passava da Malpensa

28 NOVEMBRE 2018

di Redazione

BUSTO ARSIZIO (VARESE) – In queste ore sono stati eseguiti sette arresti dalla Polizia di Stato, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Milano, nei confronti dei componenti di un’associazione criminale finalizzata al traffico e alla distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina. L’organizzazione, al cui vertice vi era un latitante di origini calabresi, aveva una base logistica a Busto Arsizio nel Varesotto e contava anche su complici addetti allo scarico merci nell’aeroporto di Malpensa per far arrivare in Italia, direttamente dal Sudamerica, le partite di droga. Oltre alla Lombardia il traffico interessava anche la Sardegna.

Il traffico di cocaina

La cocaina, diretta allo scalo merci di Malpensa, viaggiava in casse di frutta tropicale su voli commerciali provenienti dal Sudamerica e veniva importata da un’associazione criminale finalizzata al traffico e alla distribuzione di stupefacenti, con base a Busto Arsizio. Il giro di droga destinato alla Lombardia riguardava in particolare il Varesotto e il Milanese oltre alla Sardegna.

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I membri dell’organizzazione criminale

Stando all’inchiesta, i vertici del gruppo erano Mario Palamara, 49 enne di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) latitante dal 2015 con casa a Barlassina (Monza) e Salvatore Antonino Costantino, 53 enne di Milano originario di Nicotera (Vibo Valentia). Palamara, in stretto contatto coi trafficanti sudamericani nonostante la latitanza, avrebbe fatto arrivare in Italia svariati chilogrammi di cocaina che avrebbe gestito con Costantino. A reperire la clientela ci avrebbe pensato Francesco Ceravolo, 64 enne di Montebello Ionico (Reggio Calabria) residente a Busto Arsizio. Della droga in aeroporto si sarebbero occupati Raffaele Cirillo, 48 anni e Angelo Grilli, 51 enne, tutti e due di Lonate Pozzolo (Varese), rispettivamente ex dipendente di una cooperativa scarico merci il promo tuttora dipendente il secondo. Sempre loro avrebbero consegnato la cocaina nelle mani di altri complici fuori dallo scalo.