Non era mai successo: alle Presidenziali francesi Socialisti e Repubblicani sono entrambi esclusi dal ballottaggio. Al primo turno trionfa l’outsider Macron, seguito a ruota dal capo dell’estrema destra. I primi dati, l’analisi e gli scenari in vista del secondo turno

23 APRILE 2017

di Redazione

PARIGI – Nella storia della Quinta Repubblica non era mai successo: i due grandi partiti politici francesi – i Socialisti e i Repubblicani, paragonabili al Pd e alla coalizione di centrodestra in Italia – sono entrambi fuori dal ballottaggio per la conquista dell’Eliseo. E’ una vera e propria rivoluzione, quella che esce dalle urne in base alle prime proiezioni: Emmanuel Macron (39 anni, leader liberal-socialista, outsider della politica) è in testa al primo turno delle elezioni presidenziali con il 23,7%, seguito a ruota da Marine Le Pen (capo dell’estrema destra) con il 22%. Sono questi i dati appena diffusi dall’istituto ‘Elabe’ per Bfm-Tv.

I primi dati

Primo Macron, seconda Le Pen e poi, eliminati dal ballottaggio, il socialdemocratico Jean-Luc Melenchon e Francois Fillon (leader del centrodestra moderato), entrambi stimati al 19,5%, sempre secondo le stime di ‘Elabe’. Invece, secondo i dati diffusi dal quotidiano ‘Le Figaro’, Macron e Le Pen sarebbero appaiati al 23%.

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Lo scenario

Se Le Pen, nel suo primo intervento dopo i risultati, parla di “risultato storico”, per l’estrema destra si apre il problema di sempre: come vincere le Presidenziali al secondo turno, con tutti gli altri partiti coalizzati per impedire al Front National di accedere alle stanze dei bottoni? E infatti le prime dichiarazioni delle forze politiche escluse, da destra a sinistra, già danno indicazione di voto per il ballottaggio a favore di Macron. Per lui voterà pure il repubblicano Fillon, che riconosce la sconfitta e chiosa: “L’astensione non fa parte dei miei geni, soprattutto quando c’è un partito estremista, conosciuto per la sua violenza e l’intolleranza. Il suo programma porterebbe il paese al fallimento, aggiungerebbe caos europeo. Non c’è altra scelta che votare per Emmanuel Macron”.

Il pasticcio a sinistra

Eppure, secondo alcuni analisti, è proprio il Front National ad avere più possibilità di tessere alleanze oppure, senza stringere accordi ufficiali, a poter parlare agli elettori non di sinistra, convincendoli che si possono fidare di un partito spesso accusato di razzismo e xenofobia. Ad agevolare l’impresa di Le Pen il grande pasticcio della sinistra francese, che ha mandato in tilt il suo elettorato, il quale potrebbe essere tentato di non andare a votare al secondo turno.