Animi accesi a Legnano, nel Milanese, per il fumetto dedicato a Sergio Ramelli, il giovane fascista ucciso negli anni di piombo dall’estrema sinistra
16 GENNAIO 2017
LEGNANO (MILANO) – A Legnano, nel Milanese, gli animi sono surriscaldati. Questa volta ci ha pensato un fumetto dedicato a Sergio Ramelli, giovane fascista ucciso negli anni di piombo da alcuni militanti di estrema sinistra. Marco Carucci e Andrea Arbizzoni, autori del fumetto, avrebbero dovuto presentare il proprio lavoro nella serata di mercoledì 17 novembre a Palazzo Leone da Perego. Con loro, ad introdurre la serata, anche Lorenzo De Piccoli, membro di Lealtà e Azione, un’associazione assai chiacchierata per le sue simpatie nazi-fasciste. Tutto questo è stato organizzato dalla sezione legnanese di Fratelli d’Italia. Emblematico il titolo: ‘Sergio Ramelli, quando uccidere un fascista non era reato’. Le polemiche sono state immediate e da sinistra arrivano le prime accuse. Ma, al di là delle ideologie, per alcuni si tratta solo di un fumetto commemorativo. Né più né meno.
Le voci di protesta
Appena la notizia della presentazione ha iniziato a rimbalzare sui social, le polemiche non sono mancate. Dai gruppi di sinistra provenienti da tutto il territorio è arrivata la richiesta: annullare la serata. O quanto meno, hanno sostenuto alcuni, non lasciare che una serata così avvenga in uno spazio pubblico come la sala del Palazzo Leone da Perego.
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Il passo indietro di Fratelli d’Italia
E proprio ieri sera, lunedì 15 gennaio, il responsabile legnanese di Fratelli d’Italia, Francesco Terreni, ha dichiarato: “Per ragioni organizzative la serata di presentazione della graphic novel Sergio Ramelli, prevista per il 17 gennaio 2018 a palazzo Leone Da Perego, si svolgerà sempre alle 21 presso l’Hotel Palace via per Castellanza 41, a Legnano”. Un cambio di programma che pare essere legato alle polemiche delle ultime ore, senza bisogno che il sindaco leghista Giambattista Fratus revocasse ufficialmente il permesso di utilizzare la sala pubblica.
Il presidio anti-fascista
La Rete Antifascista dell’Altomilanese ha comunque dichiarato battaglia alla serata, organizzando un presidio in piazza San Magno. “Come possono le istituzioni, comune, prefetto e questura, favorire e concedere sale pubbliche a personaggi che a norma di legge dovrebbero essere in galera?”, hanno commentato i membri della Rete . Aggiungendo: “Come antifascisti chiediamo che non si infanghi il nome della città di Legnano. Pertanto promuoviamo un presidio antifascista da tenersi la sera del 17 Gennaio a partire dalle 20 in piazza San Magno, per ricordare che le ideologie che seminano odio, è una sola, il fascismo”. Un primo commento al quale, poi, se ne sono aggiunti tanti altri.
“Nessuno spazio agli antisemiti”
Anche dal Pd Altomilanese arriva una secca presa di posizione: “La democrazia si fonda sul rispetto della vita umana e l’assassinio di una persona è sempre un reato. Ma in questi valori non si riconosce certo il gruppo Lealtà e Azione, che commemora repubblichini e SS con il braccio teso e che – come apprendiamo dalla stampa – ‘si ispira al pensiero di Leon Degrelle, ufficiale delle Waffen SS, e di Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro rumena, movimento antisemita e nazionalista degli anni Trenta’”. Dal Pd arriva anche l’invito, rivolto alla giunta Fratus, di dissociarsi da tutta questa vicenda.
Ramelli, vittima dell’odio
Mercoledì sera, nel salone dell’Hotel Palace di Legnano, a parlare saranno le immagini. E tutto questo per ricordare Sergio Ramelli, una delle tante vittime dell’odio. Un odio che non ha colore né ideologia.