Casse in rosso • Zanzottera: “a causa dei tagli statali abbiamo dovuto ritoccare l’irpef”

4.799.555 euro: questa è la cifra totale che l’amministrazione comunale ha in cassa, stando a quanto citato all’interno del documento del bilancio di previsione 2015. Ma vediamo quali sono i valori più importanti riguardanti le entrate che il Comune di Santo Stefano ha avuto nei primi sette mesi di quest’anno: di questi 4.799.555 euro, circa la metà equivale all’importo delle entrate tributarie, per un totale di 2.601.386 euro, di cui 1.203.194 sono per le imposte e 811.816 euro per altri tributi speciali – come il fondo di solidarietà comunale la cui cifra presenta un importo pari a 803.000 euro. Punto peculiare delle entrate tributarie riguarda le tasse: ad oggi, nel 2015 il Comune presenta un’entrata pari a 586.375 euro: di questi soldi, solo 574.000 euro derivano dal tributo comunale sui rifiuti e servizi e 11.928 per la tassa occupazione del suolo pubblico. Nulla di nuovo rispetto a quanto annunciato in consiglio durante l’approvazione del bilancio. Stando alle cifre riportate all’interno del bilancio di previsione è possibile notare di come ci si trovi di fronte ad un aumento di circa 119.500 euro rispetto a due anni fa per quanto riguarda le somme di denaro provenienti dai privati cittadini: effettuando un confronto tra il bilancio di previsione di quest’anno e quello del 2013, si può notare che l’importo totale delle tasse era di 466.850 euro: il totale delle entrate tributarie equivaleva a circa 2.346.346 euro, di cui 1.368.000 euro derivanti dalle imposte, mentre circa 511.000 euro sono le cifre per le entrate a tributo speciali. Il totale del bilancio di previsione aveva un importo di circa 3.802.479 euro. Abbiamo chiesto al vicesindaco e assessore al Bilancio Alessio Zanzottera di illustrarci al meglio le procedure applicate: “Per far fronte a minori entrare pari a 240 mila euro circa, di cui 180 mila euro circa di tagli del governo Renzi, abbiamo deciso di effettuare una forte razionalizzazione delle spese a bilancio. Meno della metà delle minori entrate sono state recuperate con un ritocco dell’Irpef” dichiara l’assessore. Nessun ‘ritocco’ previsto invece per quanto riguarda le tasse Imu e Tasi, che “rimarranno invariate” chiosa Zanzottera.

Le strade al buio: la decisione di tunesi e serati va all’attacco

Critiche • il sindaco: solo una prova

“Lasciare i cittadini al buio per risparmiare è un grave errore”. Questo è quanto dichiara il consigliere all’opposizione Elda Serati per commentare la scelta del sindaco Dario Tunesi di lasciare al buio alcune vie. L’oggetto della questione: lo spegnimento degli impianti di illuminazione pubblica presenti in alcune vie del paese. Il motivo? Risparmio energetico, al fine di contenere – in emergenza – la spesa dei consumi negli impianti di illuminazione nel territorio comunale. 125.000 euro all’anno è quanto ammonta attualmente la spesa di consumo per l’illuminazione: con questo progetto “il risparmio calcolato in base ai consumi, a partire dallo spegnimento dell’impianto è di circa 18mila euro all’ anno” dichiara il sindaco. “Non è così che si possono risparmiare dei soldi – ribatte Serati. La gente passeggia e va in bicicletta: se le piste ciclabili verranno oscurate, nessuno potrà più usufruirne e non sarebbe giusto nei confronti dei cittadini”. Me ecco che dal municipio arriva il chiarimento: “L’amministrazione ha espresso i propri indirizzi al fine di contenere le spese di consumo – dichiara Tunesi. Il tutto senza mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti e garantendo l’illuminazione delle aree video sorvegliate” precisando che- dove la tipologia di impianti lo consenta si dovrà provvedere a spegnimenti parziali, quindi non su tutta l’area: inoltre, sarà una fase in via di sperimentazione, la cui verifica avverrà a dicembre di quest’anno.