Abbiategrasso, il consigliere leghista Emanuele Gallotti perde la testa durante il consiglio comunale (GUARDA IL VIDEO): “Non rompete i coglioni, andare a cagare voi e chi vi ha votato”. Il sindaco Cesare Nai: “Non si deve trascendere né offendere nessuno. Sono lontanissimo da questo modo di fare”

di Ersilio Mattioni

ABBIATEGRASSO (MILANO) – “Andate a cagare, voi e chi vi ha votato”. Con queste parole il consigliere comunale della Lega, Emanuele Gallotti, si è scagliato contro i consiglieri di Cambiamo Abbiategrasso durante l’ultima seduta del consiglio comunale di venerdì 15 gennaio (GUARDA IL VIDEO).

“Il sindaco è rimasto muto”

“L’episodio – commentano gli esponenti dell’opposizione – è avvenuto davanti agli occhi del sindaco, Cesare Nai, che impassibile e immobile ha assistito muto agli insulti del suo consigliere. Cambiamo Abbiategrasso ha atteso inutilmente per oltre una settimana le scuse, o quantomeno la presa di distanza dalle parole del consigliere leghista, da parte del sindaco o della maggioranza, composta da Lega Forza Italia, Lista Albetti e Lista Lovati-Tagliabue”.

In consiglio come al bar

Le scuse, nell’immediato, non sono arrivate e davvero si fatica a comprendere come i rappresentanti delle istituzioni, al di là dell’appartenenza politica, non sentano il dovere di censurare certi modi e certi toni, che non si possono neppure definire “da bar”, perché si offenderebbero gli avventori dei pubblici esercizi, decisamente più civili del consigliere leghista Gallotti.

Insulti a raffica

Il video è inequivocabile. Gallotti urla più volte all’indirizzo del consigliere Christian Cattoni frasi volgari e sguaiate: “Ma che cazzo dici?!”, “Non hai fatto un cazzo!”, “Non venire a rompere i coglioni!”. Fino all’assolo conclusivo: “Andate a cagare, voi e chi vi ha votato!”

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Seduta sospesa

Il presidente del consiglio comunale di Abbiategrasso, Marcantonio Tagliabue, ha più volte redarguito Gallotti, invitandolo a smettere di insultare. Ma è stato tutto inutile, perché il consigliere leghista – apparso molto su di giri – non solo non si calmato, ma anzi ha rincarato la dose in un crescendo di parolacce. Uno spettacolo veramente penoso.

Finiguerra: “Chiedo rispetto”

Il capogruppo di Cambiamo Abbiategrasso, Domenico Finiguerra, si rivolge direttamente al sindaco Nai: “Se proprio non gli riesce condannare le parole e gli insulti, lo faccia almeno per dimostrare un minimo di rispetto alla metà dei cittadini abbiatensi che hanno votato per me al ballottaggio. Lui è anche il loro sindaco. O forse non può permettersi di prendere le distanze dalla Lega?”

“Via le deleghe a Gallotti”

Cambiamo Abbiategrasso, infine, chiede che al sindaco di togliere le deleghe a Gallotti: “Sempre che non arrivino le sue dimissioni dalla carica di consigliere comunale, Gallotti non deve avere più alcun tipo di ruolo nell’amministrazione. Chiediamo che gli vengano revocate al più presto le deleghe che il sindaco gli ha conferito alle Fiere, ad Abbiategusto e agli Eventi tradizionali”.

Parla il sindaco

Il primo cittadino di Abbiategrasso, interpellato da Libera Stampa l’Altomilanese, spiega: “È chiaro che non si deve mai trascendere né offendere, soprattutto in occasioni pubbliche. Naturalmente sono lontanissimo da tali modalità che sono assolutamente da evitare. Gallotti è stato subito redarguito e allontanato dal Consiglio da parte del presidente”.

“Sono agli antipodi da questo linguaggio”

In merito alle accuse di non essersi scusato, Nai aggiunge: “Che io sia agli antipodi rispetto all’utilizzo di certi linguaggi lo sanno tutti. Anzi spesso ho preferito lasciar correre, a parti invertite, parole pesanti o non molto educate nei miei confronti nella consapevolezza che, in certi momenti, il nervosismo, la foga o un po’ di tensione fanno sì che si possa esagerare”.