I fatti risalgono al 13 febbraio del 2022 fuori dalla discoteca ‘Mokha’ di Rescaldina. L’imputato ha ammesso di essere l’esecutore materiale dell’aggressione, si è pentito e si è scusato con la vittima

di Attilio Mattioni

CORBETTA (MILANO) – Accoltellò un giovane fuori dalla discoteca: condannato a 6 anni di carcere il 24 enne di Corbetta arrestato insieme ad altri quattro ragazzi per il tentato omicidio di un 27enne di origine ghanese, residente a Cerro Maggiore, aggredito il 13 febbraio del 2022 davanti alla discoteca ‘Mokha’ di Rescaldina.

Accoltellò un giovane fuori dalla disco

Il verdetto di primo grado (va sempre ricordato che fino alla sentenza definitiva vale la presunzione di innocenza) è stato emesso venerdì scorso, 20 ottobre, dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Busto Arsizio, Stefano Colombo, che di fatto ha accolto praticamente in toto le richieste presentate dal rappresentante dell’accusa durante la requisitoria.

La confessione dell’imputato

Il 24enne corbettese, difeso dall’avvocato Roberto Grittini con studio ad Abbiategrasso, aveva già confessato di essere stato lui l’esecutore materiale dell’aggressione. Il ragazzo aveva infatti ammesso davanti agli investigatori e al pubblico ministero di aver colpito con una coltellata all’addome il 27enne.

Il movente e le scuse

Il motivo sarebbe da ricercarsi nel fatto che quest’ultimo avrebbe aggredito, picchiandolo, il fratello. Il giovane corbettese, che anche nell’aula del Tribunale di Busto, prima della sentenza, si è nuovamente scusato e ha detto di essere sinceramente pentito d quanto fatto, con la sua confessione ha di fatto scagionato altri due giovani ai quali era contestato lo stesso reato.

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I presunti complici

I due, che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario davanti alla sezione penale presieduta da Giuseppe Fazio, dovrebbero ora rispondere al massimo del reato di concorso in tentato omicidio.

Il difensore: “Faremo ricorso in Appello”

Insoddisfatto del verdetto l’avvocato Grittini: “Si tratta di una pena eccessiva che non tiene conto dell’atteggiamento processuale – ha detto il legale del corbettese – Il Gup si è appiattito sulle richieste del pubblico ministero. Attendiamo le motivazioni e certamente in appello contiamo in un ridimensionamento della pena”. Le motivazioni della sentenza sono attese in novanta giorni.