Corbetta, ci scusiamo con il sindaco e la Polizia locale per un articolo dello scorso maggio che non era corrispondente a verità

di Redazione

CORBETTA (MILANO) – Procediamo a rettificare e smentire in nuce il contenuto non veritiero dell’articolo pubblicato in data 24 maggio 2022 dal titolo “Il regno delle multe Corbetta – Bufera sui vigili: multe a raffica, errori e furbate: un cittadino sanzionato all’interno di una proprietà privata”.

Rettifica necessaria e pacifica per chiarire ai lettori gli errori della notizia riportata da questa testata.

Tutto ciò premesso, confermiamo che l’articolo apparso sul sito internet www.liberastampa.net e diffuso sul social network “Facebook” è anch’esso fondato su notizie errate che hanno leso l’onore del Comune di Corbetta e dei Funzionari comunali ivi richiamati.

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Nello specifico, chiariamo che:

– Non corrisponde a verità che le multe sono state elevate “a raffica”, ma a seguito di specifiche e fondate violazioni del CdS;

– Non corrisponde a verità che un cittadino sia stato multato in una proprietà privata, come erroneamente riportato nell’articolo: il Comune di Corbetta non ha commesso alcun illecito né errore, in quanto la sanzione è stata elevata in spazio pubblico come individuato dal foglio catastale 4, particella 596;

– Non corrispondono a verità i toni sardonici e lesivi dell’onore del Comando di Polizia Locale di Corbetta utilizzati nell’articolo per raccontare un episodio che, de facto, risulta essere completamente falso.

Chiariti questi fondamentali aspetti, ci scusiamo con i nostri Lettori per aver riportato e diffuso una notizia falsa, seppur in buona fede, inducendoli in errore con sollecitazioni emotive e sottintesi accostamenti, insinuazioni e allusioni capaci di creare in chi legge una riproduzione e rappresentazione falsa della realtà dei fatti.

Ci scusiamo con il Sindaco, il Comune di Corbetta e con il Comando della Polizia Locale, per aver diffuso un articolo falso, i cui toni hanno insinuato che i pubblici funzionari abbiano operato contra legem con intenti furbeschi, ledendo nei fatti l’onore e delegittimando l’operato degli agenti.