Lo storico presidente della Caritas di Magenta, nel Milanese, è mancato a 71 anni. Fu tra i fondatori di ‘Non di solo pane’ e nel 2016 vinse il San Martino d’Oro. Il parroco: “Livraghi era di un’umanità completa”.
16 GENNAIO 2021
MAGENTA (MILANO) – “Aurelio Livraghi era di un’umanità completa“: il parroco di Magenta, nel Milanese, don Giuseppe Marinoni, sintetizza così, ai microfoni di Libera Stampa l’Altomilanese, il cordoglio di un’intera città addolorata per la scomparsa di Aurelio Livraghi.
1949-2021
Nato a Magenta nel 1949, storico presidente della Caritas, Livraghi è spirato nella notte tra domenica e lunedì 11 gennaio, a 71 anni. Lo ha annunciato la moglie Maria Regina, che lo ha assistito fino a quando la malattia ha avuto il sopravvento.
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‘Non di Solo Pane’
La ‘completezza d’animo’ di Livraghi si è espressa in modo pubblico nella seconda parte della sua vita: “Quando da dirigente d’azienda andò in pensione, decise di impegnarsi a 360 gradi nella carità. Divenne presidente della Caritas, allargando la rete ad altre parrocchie“, ricorda don Giuseppe. Negli anni si spese nella gestione dei migranti della ‘Vincenziana’ e lanciò tante iniziative educative. Nel 2016 poi riuscì a concretizzare il suo sogno: la mensa per i poveri ‘Non di Solo Pane’. “Con quel progetto – commenta ancora il parroco – dimostrò grande capacità imprenditoriale, ma anche uno sguardo attento verso il futuro. Da qui la sua ‘umanità completa’“.

Il ‘San Martino d’Oro’
Nello stesso anno ricevette il ‘San Martino d’Oro‘, che fu attribuito alla Caritas e alla San Vincenzo. Un premio che Livraghi volle condividere con la comunità e con colui che definiva “suo maestro“: Giuseppe Locatelli, parroco della Città della Battaglia dal 1973 al 1989.
Omaggi bipartisan
Anche il mondo politico ha salutato al gran completo l’illustre concittadino: “La figura di Livraghi è stata fondamentale per la solidarietà e l’aiuto al prossimo“, ha detto il sindaco Chiara Calati, che poi si è augurata: “Possa essere per noi l’esempio a cui guardare“. L’ex vicesindaco Paolo Razzano, il primo a ricordare il 71enne sui social, ha scritto: “Era un uomo schietto, concreto e dal cuore grande. Ha avuto fame di aiutare gli ultimi“. Infine l’ex primo cittadino Luca Del Gobbo l’ha definito “persona eccezionale“.
L’ultimo saluto
I funerali di Aurelio Livraghi si sono celebrati giovedì 14 gennaio nella Basilica di San Martino. Nel frattempo, come ogni giorno, davanti alla mensa ‘Non di Solo Pane’ sono stati distribuiti 200 pasti.