La banda di Bareggio fermata appena in tempo: progettavano la fuga all’estero dopo aver svaligiato le abitazioni e diviso il denaro. Si trovavano al bar per pianificare i colpi. Sequestrati soldi e auto di grossa cilindrata
BAREGGIO (MILANO) – Brillante operazione dei Carabinieri, che nel pomeriggio di giovedì 24 febbraio hanno arrestato la banda di Bareggio. In cella sono finite 3 persone di origine albanese e una quarta, incensurata, è sottoposta all’obbligo di firma. Tutti sono ritenuti responsabili a vario titolo di aver commissionato e organizzato furti in abitazione. La banda viveva e agiva Bareggio e dintorni, con puntatine nel Pavese.
Targhe clonate
La banda di Bareggio utilizzava per i colpi potenti autovetture con targhe clonate. Sono stati i Carabinieri di Bareggio a svolgere le indagini su delega della Procura di Pavia, in particolare del Pubblico ministero Alessandro Gobbis. L’ordinanza di custodia è stata firmata dal Gip Elisabetta Meyer.
5 furti
Le indagini hanno portato ad appurare 5 episodi di furto aggravato in abitazione, quando i proprietari erano assenti. Le case ‘visitate’ dai ladri si trovano in diverse località del Milanese e del Pavese. I furti sono stati messi in atto tra il 19 dicembre e il 15 febbraio. Le successive indagini hanno inoltre consentito di attribuire al gruppo criminale anche una rapina impropria. E’ stata commessa allo scopo di assicurarsi la fuga e il riciclaggio di autovetture rubate.
Il modus operandi
Nel corso di intercettazioni telefoniche e attività di osservazione si è identificato il modus operandi della banda di Bareggio. I ladri si riunivano in un bar del pase per pianificare il colpo. Dopodiché, nel tardo pomeriggio della medesima giornata, i criminali effettuavano rapidi sopralluoghi in varie aree alla ricerca delle abitazioni da depredare. Infine si agiova di notte con due autovetture in staffetta radiocollegate, entrando nelle abitazioni prescelte scardinando finestre e porte. Dopo il colpo seguivano le fasi della cessione della refurtiva, la conta del guadagno e la ripartizione di soldi tra i complici.
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Bloccata la fuga all’estero
L’intervento dei Carabinieri ha consentito di scongiurare la fuga di 2 soggetti all’estero. Secondo gli investigatori, infatti, la banda di Bareggio avrebbero preparato l’uscita dal Paese. I militari lo hanno dedotto da alcune telefonate nella giornata di lunedì 22 febbraio.
La refurtiva
Ingente la refurtiva asportata nei diversi colpi loro contestati. Che consiste in denaro contante, gioielli in oro e argento, effetti personali, nonché due Apple Ipad e un altro telefono. Le perquisizioni personali, domiciliari e veicolari sono state eseguite a Bareggio (MI), Chieve (CR), Cusago (MI), Crespiatica (LO) e Settimo Milanese (MI). Hanno portato al sequestro di 4 auto di grossa cilindrata, tutte in uso alla banda di Bareggio per la commissione dei reati e i trasferimenti logistici fra varie località.
Le auto
Sequestrate una Audi A5 di provenienza furtiva e con applicata una targa clonata per occultarne la provenienza illecita, una Audi A4, una Alfa Romeo 159, una Audi A4 con targa straniera.
Denaro in varie valute
Oltre a ciò, anche un’ingente somma di denaro contante in varie valute (dollari americani, sterline, franchi svizzeri, lei rumeni) pari a 22.760 euro.
Attrezzi del mestiere
Sono state infine rinvenuti vari attrezzi da scasso. Tra questi una cesoia tronchese tagliabulloni da 60 cm, un’accetta, due piedi di porco, un cavo da traino in acciaio di 5 metri, due ricetrasmittenti, due paia di guanti neri in tessuto, una fresa circolare con 4 dischi. Tutto questo è stato trovato all’interno dell’autovettura Audi A5, nascosta in un garage di Settimo Milanese.