Tragedia sfiorata a Robecco: il Naviglio, in quel tratto, è privo di protezioni

di Francesca Ceriani

ROBECCO SUL NAVIGLIO (MILANO) – Il pomeriggio di Pasquetta ha rischiato di trasformarsi in un momento di tragedia per una famiglia di Robecco sul Naviglio. Una mamma, Daniela Gitto, proprietaria di un centro estetico in paese, insieme al marito Pasquale Moro (famoso pizzaiolo) e ai due figli, stava facendo un giro in bicicletta lungo il Naviglio.

Bimbo cade nel Naviglio

“Mi sono distratta un attimo e all’improvviso, lungo la strada che costeggia il Naviglio e che collega Pontevecchio e Robecco (in quel tratto non ciclabile, ndr), dove non ci sono le protezioni, mio figlio di 8 anni ha frenato – racconta la mamma ancora sconvolta dall’accaduto – Io, per rallentare, ho preso dentro la ruota della sua bicicletta e lui ha sbandato. Matteo è caduto, è finito nel Naviglio, e anche la bicicletta è caduta in acqua”. Attimi di terrore per Daniela e il marito, che hanno temuto di vedere il figlio trasportato via dalla corrente del canale.

“Si è aggrappato a una roccia”

“Sono andata nel panico ovviamente, ho iniziato a urlare. Poi ho sentito la sua voce: “Mamma sono qui!” – continua Daniela – Fortunatamente Matteo è riuscito ad aggrapparsi a una pietra. La corrente era forte, quindi abbiamo dovuto agire in fretta. In molti sono passati e non si sono fermati per aiutarci, ma due persone, due angeli che ringrazio immensamente, hanno aiutato mio marito a calarsi per afferrare la mano di Matteo”. Ma la sponda era molto alta, quindi il ragazzino ha dovuto fare un ulteriore sforzo e tirarsi più su per riuscire a prendere la mano del papà. “Non so dove abbia trovato quella forza, ma alla fine è riuscito ad allungarsi e a farsi tirare su. Mio figlio è un miracolato: è uscito fradicio e spaventato, ma vivo”.

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I precedenti

Ora Matteo sta bene, anche se non vuole più vedere il Naviglio. “Mio figlio ha subito un trauma, e anch’io non voglio più recarmi in quel luogo”, dichiara la mamma. Episodi come questo non sono purtroppo nuovi sulle sponde del Naviglio dove, in diversi punti, non sono presenti le protezioni. Nell’ottobre del 2017 una tragedia sconvolse Turbigo: un bambino di 8 anni, cadendo dalla bicicletta in un tratto non protetto, finì nel Naviglio e, purtroppo, venne trascinato dalla corrente. Per lui non ci fu nulla da fare e il bambino morì.

L’appello della mamma

Daniela lancia un appello, affinché tragedie come queste non si verifichino più: “Se non è possibile mettere in sicurezza le sponde, sarebbe opportuno che il Comune e la Protezione civile organizzassero dei corsi per spiegare alle persone come comportarsi in momenti come quello, sia se si è vittime di un incidente sia se ci si trova ad assistere a scene del genere. Conoscere come comportarsi può salvare la vita. Spero che il mio racconto possa aiutare le mamme e spingerle a stare più attente”.