In vista delle elezioni comunali 2024, il capogruppo d’opposizione Roberto Colombo sferra un duro attacco al sindaco: “No ai politici di professione, serve competenza e rispetto delle istituzioni”
CASTANO PRIMO (MILANO) – Intervista al capogruppo del centrodestra, Roberto Colombo, in vista delle elezioni comunali che a Castano Primo, nel Milanese, si terranno nella primavera del 2024. Colombo, insieme agli altri consiglieri di centrodestra Daniele Rivolta, Carlo Iannantuono e Raffaella Sala, risponde alle nostre domande.
Capogruppo, quali sono le 3 doti che ritiene dovrebbero avere i futuri amministratori?
“La città ha bisogno di competenze, professionalità e lungimiranza. Bisogna accantonare personalismi ed egocentrismi, meno social e più rispetto dei ruoli istituzionali. Sopra ogni cosa, rispetto del ruolo delle opposizioni e dialogo costruttivo con le stesse. Ci vuole più apertura al contraddittorio e accettazione del pensiero altrui, anche se diverso dal proprio”.
In che senso?
“È inaccettabile che un amministratore ti tolga il saluto o ti blocchi sui social, solamente perché hai detto o fatto una cosa che non gli è piaciuta. Abbiamo maturato la convinzione che a livello locale i politici di professione non siano una buona cosa. Sicuramente ci sono aspetti positivi, ma anche molti negativi. L’interesse personale del politico viene sempre anteposto a quello della cittadinanza e finché i due terreni hanno punti di contatto non sorgono problemi, ma quando entrano in conflitto, allora prevale il primo”.
Capogruppo, siete pronti a stringere accordi con altri partiti?
“Il nostro è un progetto politico che si colloca nell’alveo del centrodestra. E che ha al suo interno esponenti di partito, persone non schierate ma che si riconoscono negli stessi valori. Auspichiamo il confronto con le altre forze politiche, nell’ottica di una missione che intendiamo svolgere per il bene della cittadinanza”.
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Un giudizio sull’operato delle due amministrazioni Pignatiello?
“Non riteniamo corretto esprimere un giudizio sul suo operato. Spetterà alla cittadinanza esprimersi in sede di voto. La nostra attività in consiglio comunale parla per noi. Ci limitiamo a dire che moltissime scelte le avremmo fatte diversamente. Le avremo prese condividendole con l’opposizione, non pretendendo di imporle. I soldi della collettività li avremmo spesi con maggior consapevolezza e parsimonia. Senza quella disinvoltura che spesso si è atteggiata quasi a spreco, per la sola voglia di mettersi in mostra e pavoneggiarsi”.