Sedriano, il cinema Agorà non riesce più a sostenere le spese per le bollette: “Speriamo di riaprire”
SEDRIANO (MILANO) – Il CineTeatro Agorà di Sedriano chiude: costi di gestione troppi alti e affluenza sempre più scarsa.
Chiude il cinema
Nei giorni scorsi una comunicazione è comparsa sulla pagina social della sala cinematografica. “Avvisiamo il nostro gentile pubblico che la programmazione cinematografica è temporaneamente sospesa”. “I costi di gestione sono insostenibili – spiega Gianluigi Lazzaroni, da 20 anni gestore della sala dell’oratorio –. Gli spettori sono troppo pochi. Per ora sospendiamo per il periodo invernale, ma bisogna vedere come andrà. Le bollette bisogna pagarle comunque, anche se il cinema non funzionano. Una sala come la nostra, per rientrare delle spese, dovrebbe avere 50 spettatori a spettacolo e noi, da quando abbiamo aperto, non li abbiamo mai avuti. Abbiamo chiesto al Comune un aiuto, vediamo cosa ci rispondono. In ogni caso, non credo che se ci saranno qualcosa sarà sufficiente a riaprire. Io faccio il volontario da 20 anni, ho visto questo cinema nascere e abbiamo superato tanti momenti bui: speriamo di riaprire presto”.
Le parole del sindaco
Se si pensa che per ogni spettacolo si spendono circa 200 euro solo per le utenze, oltre ovviamente ai costi di noleggio delle pellicole, e che talvolta l’incasso non supera i 40 euro, si capiscono facilmente le difficoltà che il cinema sta incontrando. Durante l’inverno si svolgeranno comunque delle iniziative, come il concerto della banda. “La sala fu rimessa in pista 20 anni fa, quando ero sindaco: grazie a un accordo con don Angelo Ripamonti, finanziammo la metà dei costi di ristrutturazione della sala, nata negli Anni ’60, con don Natale Colombo – spiega il sindaco Marco Re –. Vedremo cosa possiamo fare per aiutarli perché sarebbe davvero un peccato perdere questa realtà, di cui fa parte anche un gruppo teatrale di giovani”.
Sostieni la Libera Informazione
Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.