Un ragazzo di 23 anni aggredisce e deruba una donna 30enne in un hotel di Castano Primo, nel Milanese. I due si conoscevano, il litigio è scoppiato dopo il furto di 300 euro
CASTANO PRIMO (MILANO) – 23enne algerino aggredisce e deruba una 30enne marocchina. E’ accaduto domenica 6 novembre in una camera dello storico hotel nel piazzale della stazione di Castano Primo, nel Milanese. Erano circa le 12, quando il 23enne ha sottratto 300 euro dalla borsa della vittima. La donna, accortasi di quanto stava accadendo, ha cercato di riprendersi il denaro, ma il ladro ha reagito tirandole schiaffi e pugni in faccia. La ragazza, a un certo punto, è riuscita a scappare dalla stanza.
In aiuto gli altri ospiti dell’hotel
Giunta in corridoio, piangendo e con i vestiti strappati, è stata soccorsa dagli altri ospiti della struttura che si erano precipitati a vedere cosa stesse accadendo, allarmati dai rumori e dalle grida. Nel frattempo è arrivato anche il titolare della struttura che, insieme agli ospiti, ha cercato di tenere fermo il rapinatore e ha allertato le forze dell’ordine. Poco prima dell’arrivo dei Carabinieri il 23enne, incurante dei presenti, è riuscito a colpire in modo violento la giovane donna, ferendola al naso. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Legnano, oltre a un’ambulanza del 118.
30enne aggredita da un componente della comitiva
La 30enne, però, ha rifiutato le cure mediche nonostante le botte subite ed è stata accompagnata in caserma insieme al suo aggressore. Non è ancora chiara la dinamica dell’accaduto. In hotel si erano registrate due coppie – due ragazzi di francesi di origini algerine con le rispettive fidanzate – alle quali erano state assegnate due camere matrimoniali per un breve soggiorno turistico. Il 4 novembre si sarebbe presentata in struttura la “guida turistica” di questi ragazzi, assieme al resto del “gruppo vacanze” organizzato. Salita in una delle camere delle due coppie presenti in albergo, la donna sarebbe stata aggredita da una terza persona, forse proprio un altro membro della comitiva turistica.
La testimonianza del titolare dell’hotel
“Il soggiorno era stato tranquillo – ci spiega il titolare dell’hotel – fino a quando domenica mattina è scoppiato il finimondo. Hanno creato panico tra gli ospiti presenti e hanno fatto scappare una coppia che avrebbe dovuto soggiornare un paio di notti ma che, visto quanto stava accadendo, ha deciso di andare via. Queste cose capitano raramente ma sono comunque una pessima pubblicità. Il rapinatore – prosegue il titolare – si è intrufolato nella struttura senza permesso e senza registrarsi. Ha messo sotto sopra la camera rompendo molte cose. Per sistemarla ci è voluto molto tempo e, inoltre, la coppia registrata in quella camera non ha neanche saldato il conto”.
Sostieni la Libera Informazione
Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.
Il conto non è stato pagato e i danni non risarciti
“Ho telefonato alla ragazza aggredita. Quando ci siamo sentiti era ancora sotto choc, ma mi ha detto che sarebbe passata quanto prima a pagare il soggiorno e i danni”. Da quanto dichiarato, è probabile che i due si conoscessero e che davvero facessero parte di un unico gruppo di turisti, sebbene non soggiornassero nello stesso hotel. Il 23enne è stato processato per direttissima lunedì 7 novembre al Tribunale di Busto Arsizio per rapina impropria.