Dopo 10 anni di governo ininterrotto del paese, prime problemi in maggioranza: in vista una clamorosa rottura tra la sindaco Susanna Biondi e il presidente del consiglio comunale Francesco Binaghi

di Ersilio Mattioni

BUSTO GAROLFO (MILANO) – Clamorosa rottura nella maggioranza che governa Busto Garolfo e Olcella dal 2014 e che pare arrivata al capolinea. Dopo un decennio di vittorie e armonia, ora i nodi (forse troppo a lungo nascosti) stanno per venire al pettine e sono destinati a mettere in seria difficoltà la lista civica di centrosinistra ‘Busto Paese Amico’.

Clamorosa rottura

Si sarebbe infatti consumata, nelle ultime settimane, una clamorosa rottura tra la sindaca Susanna Biondi e il presidente del consiglio comunale Francesco Binaghi. Quest’ultimo – infastidito dalle decisioni calate dall’alto, della mancanza di comunicazione e dall’atteggiamento ‘autoritario’ del cosiddetto ‘cerchio magico’ attorno alla prima cittadina – sarebbe sul punto di rassegnare le dimissioni da presidente del parlamentino bustese, rinunciando così a una carica prestigiosa e anche alla conseguente indennità.

Pgt e terreni

All’origine del contrasto (che i beninformati definiscono insanabile) ci sarebbe, innanzitutto, il Piano di governo del territorio. Un Pgt tenuto segreto e comunicato alla maggioranza solo di recente, quando manca pochissimo al voto dell’aula. L’assessora Raffaela Selmo, in altre parole, avrebbe condiviso il suo lavoro solo con la sindaca e con pochissimi altri. Tra le decisioni contestate (che a Binaghi non sono per nulla piaciute) ci sarebbe la destinazione dei terreni attorno alla nuova Coop: in base agli accordi di maggioranza, quei campi avrebbero dovuto essere tutti quanti agricoli, mentre una parte diventerà edificabile.

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Il ‘cerchio magico’

Inoltre, il ‘cerchio magico’ della sindaca (di cui fanno parte il vice Andra Milan, l’assessore Giovanni Rigiroli e pochi altri) avrebbe assunto nell’ultimo periodo un atteggiamento forse un po’ troppo impositivo nelle scelte amministrative e nelle decisioni politiche per il futuro, spostando l’asse della lista civica verso sinistra, una scelta che imbarazza Binaghi (politico di cultura liberale e riformista). All’interno di ‘Busto Paese Amico’, oltre a Binaghi, altri sarebbero pronti per fare le valigie.

I protagonisti

Mentre a 7 mesi dal voto la maggioranza granitica di un tempo sembra non essere più così solida, Libera Stampa l’Altomilanese ha interpellato i protagonisti della clamorosa rottura e l’opposizione. Gli aggiornamenti sulla crisi politica bustese saranno pubblicati sul numero di venerdì 10 novembre, in edicola.