L’ex primario Sarro al ‘Fornaroli’ di Magenta era un capo: ora è interdetto per sempre dai pubblici uffici
MAGENTA (MILANO) – E’ stato condannato in primo grado a 2 anni e 10 mesi di carcere al termine del processo di primo grado, che si è svolto davanti al Gup del tribunale di Milano con la formula del rito abbreviato. Ma l’ex primario di chirurgia dell’ospedale Fornaroli di Magenta, Giuliano Sarro, non smetterà di fare il medico.
L’ex primario Sarro continuerà a fare il medico
Il suo nuovo impiego nella clinica privata San Gaudenzio di Novara (assunto qualche mese fa, dopo aver presentato le dimissioni dall’ospedale di Magenta) non è in discussione. La direzione generale della clinica, da noi interpellata, non ha ritenuto opportuno rilasciare dichiarazioni. Ad accusarlo di corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio è stato il pubblico ministero Giovanni Polizzi, le cui tesi sono state interamente accolte dal Gup. Compresa la richiesta di interdizione perpetua dai pubblici uffici confronti dell’ex primario, il quale non potrà più esercitare la professione in un ospedale pubblico. Non così nella sanità privata. A Novara Sarro riveste infatti un ruolo prestigioso: quello di “responsabile del Centro di eccellenza di chirurgia bariatrica”.
Le parole della clinica privata
La clinica San Gaudenzio spende parole assai lusinghiere nei suoi riguardi: “Vanta una pluriennale esperienza in questo ambito che ha visto affinarsi una notevole competenza professionale (oltre 3.000 casi), unita a un approccio umano estremamente empatico, capace di creare da subito una buona alleanza tra medico e paziente, così fondamentale per il buon esito del percorso”. Naturalmente nessun cenno alle vicende giudiziarie, che (essendo il primo grado) possono ancora evolversi positivamente per l’ex primario del Fornaroli.
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Il risarcimento all’ospedale
Sarro, in ogni caso, dovrà risarcire l’ospedale, che si era costituto parte civile. Il Gup ha per ora disposto il versamento di una provvisionale di 30.000 euro alla Asst Ovest Milanese, ma si tratta di una somma indicativa in attesa che un giudice civile si pronunci sulla reale portata del danno (patrimoniale e d’immagine) che il medico avrebbe causato al nosocomio. Sarro, finito agli arresti domiciliari nel marzo 2021, era accusato di aver orientato una gara da 300.000 euro per favorire la ‘Applied Medical Distribution’, assicurando alla multinazionale (dove lavorava il figlio del medico) un trattamento di favore. Non solo, secondo l’accusa Sarro avrebbe utilizzato il suo potere “per sistemare i suoi figli in tutti i modi. Al Fornaroli, chi lo ha conosciuto lo descrive come un dominus, un capo che decideva, disponeva e non accettava discussioni.