I fatti sarebbero accaduti nell’oratorio di San Martino, frazione di Bareggio, nel Milanese. Coinvolte tre ragazze minorenni. L’avvocato dell’uomo: “E’ innocente”

10 DICEMBRE 2018

di Francesca Ceriani

BAREGGIO (MILANO) – E’ accusato di atti sessuali nei confronti di un’allieva e di violenza sessuale su altre due, tutte minorenni, con età inferiore ai 16 anni: R.L., insegnante 52enne di pianoforte, residente a Ossona ma domiciliato ad Arluno (nel Milanese), svolgeva lezioni private di musica all’interno di una saletta dell’oratorio della frazione di San Martino, a Bareggio, in provincia di Milano. L’uomo è in attesa del processo dopo che per due volte il Gup ha respinto la proposta di patteggiamento avanzata dai suoi avvocati difensori. Nel frattempo non potrà più insegnare ai minori né intrattenere con loro alcun tipo di rapporto. E potrà uscire di casa solo in determinate fasce orarie.

I fatti

Gli episodi si sarebbero verificati in maniera continuativa per tutto l’anno 2015 all’interno della saletta, affittata dall’uomo presso uno dei due oratori di Bareggio, dove si svolgevano le lezioni private di pianoforte. L’insegnante, approfittando del suo ruolo, avrebbe consumato rapporti sessuali completi con una minorenne bareggese che si era innamorata di lui. Nel luglio 2015, si legge nelle carte del tribunale, “nell’aula dove si svolgevano abitualmente le lezioni, la baciava, le toglieva la maglietta, i pantaloncini, il reggiseno, le mutande e la penetrava”; nel settembre 2015, sempre in oratorio, sarebbe stata la ragazza a togliersi di sua iniziativa i vestiti e, a quel punto, “la penetrava analmente eiaculandole sulla schiena”. Altri due episodi sono stati registrati nel novembre dello stesso anno: il primo in auto, dietro l’oratorio, il secondo nei pressi dell’abitazione della ragazza. A dicembre, invece, l’insegnante avrebbe penetrato la giovane dopo averla raggiunta alla fermata dell’autobus a Corbetta (Milano). Il 52enne è accusato anche di violenza sessuale nei confronti di altre due allieve: approfittando delle occasioni in cui erano soli, mentre le ragazze si esercitavano al pianoforte, l’uomo accarezzava loro le cosce fino all’inguine.

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Le aggravanti

R.L. è quindi imputato presso la Procura della Repubblica di Milano per i delitti previsti dagli articoli 609 quater comma 1 n. 2 (atti sessuali su minori), 609 bis ultimo comma (violenza sessuale sui minori, caso di minore gravità) e dall’articolo 81 del codice penale (reato continuativo) per reati a sfondo sessuale “posti in essere in maniera continuativa per tutto l’anno 2015, con l’aggravante di aver commesso i fatti in danno di minori di anni 16, a lui affidati in qualità di insegnante di musica e per motivi di istruzione”.

Chi è l’insegnante di musica

Il maestro, classe 1966, residente a Ossona e domiciliato ad Arluno, all’apparenza è un uomo qualunque: dipendente dal 1998 di una società di Arluno che si occupa di manutenzione e riparazione di apparecchiature elettroniche, è insegnante di piano dal 1989 e ha fondato una scuola di musica che ha sede operativa presso l’oratorio parrocchiale di San Pietro all’Olmo (Cornaredo, Milano). Incensurato, è separato da tempo e ha una figlia di 23 anni. Ora vive con la madre anziana.

La pericolosità sociale

Il Tribunale ha rilevato la pericolosità sociale dell’insegnante: “Le modalità particolarmente allarmanti delle condotte poste in essere – si legge sempre nelle carte – denotano la totale incapacità di contenimento dei propri impulsi sessuali”, e ancora una “totale assenza di presa di coscienza del disvalore delle condotte realizzate”. Per questo motivo si è provveduto all’applicazione di misure di prevenzione, della durata di un anno, che stabiliscono di fissare la propria dimora e di farla conoscere all’autorità di Pubblica sicurezza, di cercare un lavoro, di vivere onestamente, di rispettare le leggi, di non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne e/o sono sottoposte a misure di prevenzione e/o di sicurezza, di non rincasare la sera più tardi delle 22 e di non uscire la mattina prima delle 7 senza comprovata necessità, di non detenere armi, di non partecipare a riunioni in luogo pubblico e, soprattutto, di non intrattenere relazioni di tipo professionale e stabili con soggetti minori di anni 18.

Parla il parroco

Don Luigi Verga, parroco di Bareggio, interpellato da ‘Libera stampa l’Altomilanese’ ha dichiarato di non sapere nulla del processo a cui sarà sottoposto l’insegnante di musica: “Non ha mai svolto attività per l’oratorio – sostiene don Luigi – Usava una saletta per tenere lezioni private di musica. Comunque è da tanto tempo che non insegna più lì. Nessuno dei genitori è venuto in parrocchia a denunciare quanto stava accadendo. Ho saputo di quello che sarebbe accaduto in oratorio solo in seguito e apprendo ora da voi giornalisti del processo”.

La difesa

R.L. si è detto estraneo ai fatti, “non ritenendosi persona assolutamente pericolosa”. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Roberto Grittini di Abbiategrasso, ha contestato l’esistenza dei fatti, ritenendo contraddittorie e inveritiere le dichiarazioni della minorenne con cui l’uomo avrebbe consumato rapporti sessuali. Tali dichiarazioni sarebbero “certamente autosuggestionate o ingenerate dalle spinte ricevute dai genitori”. Per quanto riguarda le violenze sulle altre due minorenni, la difesa sostiene che i presunti atti a valenza sessuale fossero in realtà “semplici indottrinamenti circa la postura corretta da mantenersi mentre le allieve suonavano e apprendevano l’insegnamento del pianoforte”. “La tesi dell’accusa è in salita: è tutto da dimostrare – afferma l’avvocato Grittini – Valuteremo un’eventuale denuncia per calunnia”.