Sfiorata la tragedia a Boffalora sopra Ticino, nel Milanese, quando un dobermann ha cercato di attaccare un bambino: ferito il padre, intervenuto per salvare suo figlio. Indagini in corso sul padrone dell’animale di grossa taglia, lasciato inspiegabilmente libero

6 LUGLIO 2017

di Francesca Ceriani

BOFFALORA SOPRA TICINO (MILANO) – Sfiorata la tragedia settimana scorsa a Boffalora sopra Ticino, nel Milanese, quando un dobermann ha cercato di attaccare un bambino. L’episodio si è verificato all’interno di un giardino condominiale privato, sito nei pressi dell’ufficio postale, in piazza Falcone e Borsellino.

I fatti

Ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente; dalle prime ricostruzioni e dalle prime testimonianze dell’uomo, infatti, non è ancora stato accertato se il cane stesse girovagando libero dal guinzaglio o sia involontariamente sfuggito al controllo del padrone, con il quale stava facendo una passeggiata, e che ora rischia un procedimento non solo amministrativo, ma anche penale. L’animale, libero, si è avventato contro l’uomo che aveva accanto a sé suo figlio. Il papà, per proteggere il bimbo dall’imminente aggressione, l’ha sollevato prendendolo in braccio e mettendolo in salvo. A essere aggredito dal dobermann però è stato lui; l’uomo, ferito a una gamba, si è dovuto recare al pronto soccorso di Magenta, dove ha ricevuto le cure necessarie.

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Le indagini

La Polizia locale, come dichiara il comandante Ilario Grassi, è venuta a conoscenza dell’episodio “solo successivamente all’accaduto poiché riferitoci dall’aggredito”. I vigili, quindi, non sono stati allertati nel momento in cui si è verificata l’aggressione e pertanto non hanno ulteriori dettagli. Al momento la Polizia locale sta svolgendo tutti gli accertamenti del caso e pare abbia raccomandato ai condomini della zona di interpellare le forze dell’ordine nel caso in cui dovessero vedere nuovamente libero il dobermann.

Il precedente

Non è la prima aggressione che si verifica in paese. Già a dicembre dello scorso anno erano stati notati due cani che circolavano liberamente per il paese. I due animali, forse Pitbull, entrando nel cancello di un’abitazione, avevano aggredito un altro cane, il quale aveva riportato diverse ferite a una zampa; il padrone di casa era intervenuto lanciando una bicicletta, allontanando così i due pitbull che avevano azzannato per il collo il cane ‘di casa’. Quello che più aveva preoccupato però era stato che i due animali avrebbero potuto aggredire il figlio dei padroni di casa. A distanza di sei mesi un altro episodio simile, anche se più grave, riporta l’attenzione sul problema di lasciare circolare liberamente i cani, senza guinzaglio e senza padrone.