Studiano tutto nei minimi dettagli, scegliendo il caveau di un’azienda svizzera. In 5 vengono arrestati e gli altri fuggono ad Abbiategrasso, nel Milanese

27 FEBBRAIO 2018

di Ersilio Mattioni

CHIASSO (SVIZZERA) – Un colpo come quelli che si vedono al cinema. E non a caso i banditi, nelle intercettazioni telefoniche, dichiarano di ispirarsi al film Ocean’s Eleven, dove un gruppo di professionisti svaligia un casinò con astuzia e intraprendenza. Ma stavolta i Carabinieri di Cerignola, coadiuvati dai colleghi di Como e Abbiategrasso e dalla polizia svizzera, li hanno fermati primo: l’avventura dei 12, tutti pregiudicati, è finita con 10 gli arrestati e 2 indagati a piede libero.

Un furto da 50 milioni

Le indagini erano cominciato nell’ottobre 2017. I malviventi, infatti, erano già nel mirino delle forze dell’ordine per altri reati. Oggi l’organizzazione non c’è più: sgominata sul più bello, proprio mentre i banditi stavano praticando un buco nella struttura di proprietà della ditta Loomis di Chiasso, in Svizzera. L’obiettivo, attraverso trapani e trivelle, era quello di penetrare nel caveau dell’azienda per rubare denaro e oggetti preziosi per un valore totale attorno ai 50 milioni di euro.

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Il colpo della vita

Durante la conferenza stampa dei Carabinieri sono stati resi noti i dettagli: “I soldi sarebbero poi stati reinvestiti dalla banda per fare il salto di qualità. Questo sarebbe stato il colpo della vita”. La location della ditta era perfetta per la banda. Posta subito dopo un bosco, sul confine Italia-Svizzera, facile da raggiungere e semplice per la fuga. I banditi avevano approntato ogni cosa. Auto rubate, niente cellulari, allarmi disattivati presso l’azienda.

Gli arresti

Ma il gruppo criminale non aveva fatto i conti con i carabinieri e la polizia svizzera che hanno bloccato subito i 5 uomini principali: Fabio Natale Tressante, classe ’78, Loreto Tricarico, classe ’66, Teodato De Vitti, classe ’78, Federico Mancini, classe ’90 e Savino Zagaria, classe ’68. Altri 5 che erano riusciti ad allontanarsi sono stati arrestati dai carabinieri di Abbiategrasso, che li hanno stanati alla Cascina Crivella, nascosti in attesa di una nuova fuga. Si tratta di Antonio Calvio, classe ’75, Giuseppe Claudio De Feudis, classe ’85, Franco Cappellari, classe ’75, Gerardo Conversano, classe ’93 e Antonio Salvatore, classe ’91.

Il legame coi clan mafiosi

Uno degli arrestati, Salvatore, è ritenuto vicino al clan mafioso Sinesi-Francavilla, di Foggia, ed era già arrestato nell’operazione ‘Super Soap’. Sorvegliato speciale con obbligo di dimora, aveva lasciato Foggia domenica scorsa per raggiungere la Svizzera, commettere il furto e tornare subito dopo. La Loomis era stata scelta dopo vari sopralluoghi tra Nord Italia, Svizzera e Francia e alla fine individuata come quella ‘ideale’ per il colpo. Il gruppo criminale si era pure procurato congegni ‘Jammer’ (valore: 40.000 euro) di ultima generazione per disattivare i numerosi sistemi di allarme.