Domenico Luccisano, imputato a Catanzaro in un processo sul traffico internazionale di cocaina con i ‘narcos’ colombiani, vive a Villa Cortese, nel Milanese
27 DICEMBRE 2017
di Ersilio Mattioni e Daniele Pascale
VILLA CORTESE (MILANO) – Coinvolto nell’operazione antidroga ‘Stammer’, fermato dalla Guardia di finanza, mandato dal Giudice per le indagini preliminari agli arresti domiciliari e ora scarcerato dal Tribunale del Riesame, che ha stabilito per lui la più lieve misura dell’obbligo di dimora. Dove? Dentro i confini del territorio di Villa Cortese. Proprio qui, per le strade e nei bar, potrà circolare liberamente il 46enne calabrese Domenico Luccisano, nato e cresciuto a Mileto, in provincia di Vibo Valentia. L’uomo è tuttora imputato in un maxi processo assieme ad altre 53 persone per fatti legati, a vario titolo, al traffico internazionale di cocaina. Durante lo svolgimento del processo (e in attesa della sentenza) abiterà nella sua nuova casa in provincia di Milano, così come richiesto dai sui avvocati – Leopoldo Marchese e Michelangelo Miceli – e così come deciso martedì 11 dicembre dal Tribunale di Catanzaro.
L’operazione ‘Stammer’
L’operazione ‘Stammer’ era scattata lo scorso 24 gennaio su ordine della Direzione antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri. La Guardia di finanza fermò 54 persone, anche se i coinvolti furono in totale 74. Furono sequestro di beni mobili e immobili per un valore di circa 8 milioni di euro con interventi in 15 regioni diverse. Ma soprattutto fu sequestrato, in partenza dalla Colombia, un carico di 8 tonnellate di cocaina per un valore di 1,6 miliardi di euro. Un colpo durissimo inflitto alla ‘ndrangheta, proprio mentre l’organizzazione criminale stava pianificando l’importazione di quell’ingente quantitativo di droga.
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Le cosche e la droga
L’asse Colombia-Calabria non è certamente una novità, così come il conseguente spaccio in tutta Italia, in particolare al Nord, in Lombardia e in provincia di Milano. Per far questo ci voleva un esercito agli ordini dei cosche: dalle ‘ndrina Fiarè di San Gregorio d’Ippona a qualla Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto, fino alla più nota e sempre egemone famiglia dei Mancuso di Limbadi, con la partecipazione dei boss della Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e della provincia di Crotone. Tanti, tantissimi. Ognuno con un ruolo e ognuno con un’accusa sulle spalle, da cui difendersi in tribunale.
L’obbligo di dimora a Villa Cortese
Luccisano, il nuovo cittadino di Villa Cortese, è uno dei quei 54 fermati. E si fatica a capire perché i giudici di Catanzaro, disponendo per lui l’obbligo di dimora, abbiamo scelto proprio un piccolo comune della provincia di Milano, di recente già al centro di un’inchiesta per droga, che ha portato alla chiusura del ‘bar Cicala’, luogo privilegiato d’incontro tra spacciatori e clienti.