Aemme Linea Ambiente, nata da Amga Legnano e Asm Magenta, raccoglie i rifiuti in 16 comuni. Condannata, aveva istituito un registro per ‘schedare’ i dipendenti

20 AGOSTO 2017

di Redazione

LEGNANO (MILANO) – Aemme Linea Ambiente, società pubblica che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti in 15 comuni dell’Altomilanese, è stata condannata per la condotta antisindacale verso i propri lavoratori. Una sentenza del tribunale di Milano, datata 7 luglio 2017, ha sancito l’irregolarità dei comportamenti della società che opera a Legnano, Parabiago, Canegrate, Magnago, Villa Cortese, Arconate, Buscate, Magenta, Cuggiono, Ossona, Boffalora sopra Ticino, Marcallo con Casone, Dairago, Robecchetto con Induno e Turbigo. A questi comuni si aggiunge poi Gallarate, nel Varesotto.

I fatti

I fatti risalgono a qualche mese fa, quando la società di igiene (i cui azionisti sono Amga Legnano e Asm Magenta) predispone uno ‘speciale’ registro per annotare i nomi di tutti i dipendenti che partecipano alle assemblee sindacali. Una vera a propria ‘schedatura’ dei membri delle organizzazioni per i diritti dei lavoratori, che ha fatto naturalmente imbufalire i referenti della Fp Cgil del Ticino Olona (la branca del sindacato che si occupa dei dipendenti pubblici). Immediato il ricorso in sede giudiziaria, che si trasforma poi in un’inchiesta e, infine, in una condanna contro Aemme Linea Ambiente.

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Il mistero

Resta tuttavia un mistero il motivo per cui la società di Amga e Asm abbia deciso di istituire quello strano registro: una scelte che viola un diritto sacrosanto, cioè la libera unione dei lavoratori in sindacati, diritto sancito dalla Costituzione Repubblicana. Cosa avrebbe voluto fare Aemme Linea Ambiente con quella lista? Perché prendere nota dei lavoratori che si riuniscono in assemblea? Nessuno è ancora riuscito a rispondere a queste domande.

Rapporti tesi

Dall’inizio del 2017 i rapporti tra la Cgil e Aemme erano sfociati in una sequela di scioperi e manifestazioni di protesta contro il nuovo contratto proposto dalla società pubblica ai dipendenti. Una situazione talmente ‘calda’, che ha spinto i dirigenti della municipalizzata a tentare di ‘schedare’ tutti quei lavoratori che aderivano regolarmente alle iniziative sindacali. Non di certo una trovata intelligente, considerata la bocciatura dopo meno di un mese dall’adozione.

Parla la Cigl

Soddisfatti invece i rappresentanti della Cgil Ticino Olona, che affidano le loro considerazioni a una nota stampa: “Auspichiamo che ora Aemme Linea Ambiente sia disponibile a modificare i propri comportamenti e sia disponibile a ristabilire le normali relazioni sindacali. Ricordiamo alla dirigenza che, da troppo tempo, giacciono inevase diverse richieste d’incontro che permetterebbero di riavviare il confronto su tematiche d’interesse generale. Riformuleremo le richieste d’incontro al fine di avviare un confronto proficuo”.