Record negativo in provincia di Milano: a Ossona, piccolo comune dell’hinterland, l’amministrazione paga i fornitori in media dopo 235 giorni, con picchi di 16 mesi
2 GENNAIO 2018
OSSONA (MILANO) – Il Comune di Ossona, nel Milanese, negli ultimi due anni ha pagato i fornitori con un ritardo medio di 235 giorni, arrivando a punte di quasi un anno e mezzo. Un record in tutta la provincia, dove si registra una media di 25 giorni, con picchi massimi di 60-70.
Record negativo
Insomma, la piccola Ossona, dal 2014 governata da una ‘strana’ lista civica un po’ leghista un po’ di destra e un po’ di sinistra, fa scuola e supera anche di quasi 10 volte i comuni limitrofi. Di certo non una buona pubblicità per il paese, ormai nella lista nera dei fornitori, i quali, se va bene, riceveranno il pagamento per il lavoro svolto con più di 7 mesi di ritardo. Se va male, allora se ne possono aspettare anche 16.
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‘Trucchi’ contabili
D’altronde le problematiche nel far quadrare il bilancio e nel coprire i costi dei servizi basilari non sono cosa nuova. Tanti salti mortali e ‘trucchetti’ di vario genere, come rimandare i pagamenti agli anni successivi o contabilizzare alcune previsioni di spesa a fine anno, in modo da avere la certezza di coprirne il costo. E se in chiusura di bilancio i conti non dovessero ancora tornare, si rinvia tutto a gennaio e il ciclo ricomincia. Non è prassi normale, quella di un Comune che tiene in piedi la parte economica con i soldi delle multe non ancora riscosse e i canoni arretrati dell’azienda Bertola, che in totale superano 1 milione di euro. Denaro che spetta legittimamente a Ossona ma che difficilmente verrà incamerato, il quale ogni anno figura come entrata e copre le spese della macchina comunale.
Ma chi paga il conto?
Insomma, secondo le leggi i conti sono a posto e Ossona può spendere quanto vuole, salvo poi non avere la liquidità reale necessaria per poter pagare i servizi. E chi paga questa condizione? Le aziende e i lavoratori che operano a Ossona. Se prima del 2014 si registravano medie di pagamento inferiori ai 100 giorni, nel 2015 e nel 2016 la situazione è peggiorata drasticamente. Due anni fa la media dei versamenti ai fornitori si è alzata ai 214 giorni, con picchi che superavano di poco l’anno. Nel 2016 il tracollo: 235 giorni di media per saldare una fattura, con picchi di 16 mesi, mettendo in seria difficoltà le aziende. Alla faccia di chi dice che le pubbliche amministrazioni debbano dare il buon esempio, soprattutto in un periodo ancora segnato dalla crisi economica. Il sindaco Marino Venegoni, che di mestiere fa il commercialista, dovrebbe rifletterci.