“Dopo 29 anni di governo ininterrotto del centrosinistra, oggi a Mesero la democrazia è a rischio”. Il candidato sindaco del centrodestra, Davide Garavaglia, spiega perché è ora di cambiare
24 MAGGIO 2019
MESERO (MILANO) – Davide Garavaglia, 30 anni, laureato in Giurisprudenza e, di professione, consulente legale. Già consigliere d’opposizione a Mesero, si candida sindaco alle elezioni di domenica 26 maggio con la lista ‘Mesero C’è’, sostenuta da Lega e Forza Italia.
Da sempre lei nutre la passione per la politica, quando ha deciso di fare il ‘grande passo’, candidandosi alla carica di sindaco?
“Ho raccolto l’invito di tanti meseresi, che mi hanno chiesto di impegnarmi in prima persona per generare un cambiamento ormai non più rinviabile”.
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In che senso “non più rinviabile?
“La sinistra governa Mesero da 29 anni, durante i quali si sono in pratica stabiliti in municipio, come se fosse casa loro. Ma senza discontinuità e senza alternanza la politica muore. E oggi, a Mesero, la democrazia è a rischio. Per questo ripeto, per l’ennesima volta, che bisogna cambiare”.
Cosa non funziona a Mesero?
“In questi anni abbiamo assistito a un immobilismo imbarazzante, mentre al paese servono nuove opere e nuovi servizi: l’ampliamento del cimitero, la sistemazione definitiva delle scuole, un’attenzione particolare al decoro urbano, un nuovo campo di calcio. E poi, soprattutto, un diverso rapporto tra i dipendenti comunali e i cittadini che si recano in municipio per segnalare problemi e avere risposte”.
Problema sicurezza, cosa intendete fare?
“Oltre alla videosorveglianza, vogliamo istituire un corpo di volontari che, con mezzi forniti dal comune, presidi il territorio nelle ore serali e notturne. Lo chiameremo ‘Mesero Serena’”.
Voi siete il centrodestra, gli altri una lista civica. Ma la sinistra a Mesero non c’è più?
“Mi viene da ridere, perché il sindaco ha in tasca la tessera del Pd. Ma forse si vergogna a dirlo”.