Magenta, il sindaco Calati in polemica con il centrodestra: presenterà la sua lista?

di Ersilio Mattioni

MAGENTA (MILANO) – Se qualcuno le parla delle elezioni, lei risponde di essere “impegnata a fare il sindaco fino all’ultimo giorno”. E se le fanno notare che, alla fine, ha accettato di buon grado il passaggio di consegne con Luca Del Gobbo, lei oppone un “No comment”. Ma poi aggiunge: “Per ora”. Il sindaco di Magenta, Chiara Calati – che ha appena presentato una relazione di fine mandato lunga e articolata, risposta implicita a chi la accusa di 5 anni di immobilismo – non è ancora uscita di scena. E chi la conosce sa che non lo farà in punta di piedi.

Calati: “La mia lista? pronta da tempo”

Poco incline alle polemiche e tollerante con le opinioni di tutti (sia detto per inciso, è forse il politico più rispettoso del lavoro della stampa), il sindaco di Magenta si riserva di togliersi qualche sassolino dalle scarpe poco prima del voto. Per questo il centrodestra è preoccupato. Si rischia un piccolo cortocircuito: da un lato un primo cittadino uscente ‘scaricato’ dai suoi, dall’altro un centrodestra che insiste sulla discontinuità ma che ricandida tutti gli assessori uscenti (e buona parte dei consiglieri). E se Calati decidesse di parlare? Di raccontare questi 5 anni? Di svelare i retroscena inconfessabili? Il centrodestra non ci farebbe una bella figura e il candidato sindaco Del Gobbo ne pagherebbe le conseguenze. Desta preoccupazione anche l’ipotesi di una Lista Calati, autonoma e indipendente. A chi parla di “bluff”, il sindaco risponde con una battuta: “La mia lista? E’ pronta da tempo. Se solo lo volessi, ci metterei un’ora per presentarla”.

Incontro Calati-Del Gobbo

In uno scenario denso di incognite – dove non si capisce se certe frasi vengano pronunciate sul serio o se abbiano ‘solo’ una valenza politica – Del Gobbo si è convinto che è meglio non tirare troppo la corda e che anzi è opportuno disinnescare eventuali bombe e bombette. Da ciò la decisione di parlare con Calati. I due si sono incontrati qualche settimana fa e hanno discusso di futuro. Sì, perché per Calati la politica è diventata una passione e se deve smettere di fare il sindaco, non vuole gettare al vento questi 5 anni, durante i quali ha maturato esperienza e ha imparato a nuotare tra gli squali. Le trattative per evitare una spaccatura clamorosa sono in corso. L’esito è incerto.

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