Da Magenta, nel Milanese, parte un’iniziativa destinata a far discutere: la comunità islamica, a cui la giunta leghista nega da anni un luogo di culto, è pronta a scendere in campo con una lista. “Partiamo da 500 voti, vogliamo la moschea”, dice il portavoce Munib Ashfaq

21 DICEMBRE 2019

di Francesca Ceriani

MAGENTA (MILANO) – Si chiamerebbe Nuova Italia e potrebbe già contare su circa 500 voti la lista che la comunità islamica sta pensando di presentare alle prossime elezioni comunali del 2022 o anche prima, se l’amministrazione di Chiara Calati (in crisi da mesi) dovesse cadere in anticipo rispetto alla scadenza naturale.

Progetto ambizioso

A ventilare questa ipotesi assai concreta è Munib Ashfaq, referente della comunità islamica magentina che, la scorsa settimana, aveva commentato così l’intervista dell’ex sindaco Luca Del Gobbo sulla possibilità di andare a elezioni anticipate: “Io sono prontissimo”. Abbiamo chiesto al portavoce degli islamici di spiegare il senso delle sue parole: “Gli stranieri con cittadinanza italiana a Magenta oggi  sono circa 500. La gente, ormai, ci chiede perché non ci impegniamo in politica. Per ora sono solo idee, ma sicuramente il pensiero di presentarci con una nostra lista c’è e ci stiamo lavorando”. Alla comunità islamica, dunque, non interessa schierarsi con un determinato partito: “In molti non sono contenti né di come sta lavorando l’amministrazione né dell’opposizione – spiega – Il nome del gruppo potrebbe essere Nuova Italia, ma ancora non è certo. Così come non è sicuro chi sarà il candidato sindaco”.

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Prima la moschea

La battaglia principale che gli islamici porterebbero avanti nel loro programma elettorale è quella della costruzione della moschea in città, ma non l’unica: “La moschea è la nostra priorità – continua Ashfaq – ma ci sono molte cose che non funzionano a Magenta. I servizi sociali, per esempio, sono carenti, sono state tolte le ore di sostegno agli alunni che ne hanno bisogno. Le strade sono piene di buche, la città è sporca, le piazze sono tenute male, l’illuminazione pubblica ha gravi problemi”. Ashfaq, quindi, pensa sia ora di cambiare rotta: “L’attuale amministrazione non ha programmazione e non esegue nemmeno la manutenzione ordinaria. Non è in grado di gestire la città, che ha invece bisogno di innovazione. Io sono pronto a mettermi al servizio dei cittadini di Magenta”.

Voti decisivi

Se gli islamici dovessero davvero preparare una loro lista, guadagnerebbero un peso importante, soprattutto in un eventuale ballottaggio. La loro popolarità in città cresce sempre di più, anche grazie alla bella collaborazione con la comunità cattolica e con il parroco, don Giuseppe Marinoni. Ne è un esempio il riuscitissimo incontro di mercoledì 18 dicembre, quando i rappresentanti delle due comunità si sono incontrati in piazza Liberazione per scambiarsi gli auguri di Natale assieme a moltissimi magentini intervenuti.