La Procura di Busto Arsizio si prepara per chiedere il rinvio a giudizio per Daniela Lazzati (candidata leghista alle Comunali di Parabiago) e altre 13 persone per gli appalti all’Istituto Tecnico Maggiolini. Se Raffaele Cucchi dovesse essere confermato sindaco, Lazzati potrebbe essere nominata assessore all’Istruzione
6 SETTEMBRE 2020
PARABIAGO (MILANO) – C’è anche Daniela Lazzati (ex preside dell’Istituto Tecnico Maggiolini) tra i 14 indagati nell’inchiesta della Procura di Busto Arsizio. La vicenda riguarda gli appalti e gli incarichi della scuola superiore.

Dalla scuola alla politica
Lazzati è candidata alle elezioni comunali del prossimo 20-21 settembre con la Lega a sostegno del sindaco uscente Raffaele Cucchi. In caso di vittoria, potrebbe essere il nuovo assessore all’Istruzione, proprio mentre i magistrati si preparano a chiedere il suo rinvio a giudizio.
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Abuso d’ufficio
L’ex preside Lazzati, per la vicenda giudiziaria risalente a fatti che si sono svolti tra il 2012 e il 2016, è accusata di abuso d’ufficio. Assieme a lei sono indagate altre 13 persone (dipendenti della scuola e imprenditori di Magenta, Gallarate e Olgiate Olona). Tra loro c’è Alfonso Cocciolo, figura centrale dell’inchiesta.
Il sistema
Lazzati e Cocciolo, secondo il Pm Ciro Caramore, avrebbero architettato un sistema criminoso per eludere le procedure di gara e di comparazione delle offerte. Lo scopo sarebbe stato quello di favorire imprenditori amici e compiacenti. Il sistema sarebbe consistito nello spacchettare i lavori da eseguire e le forniture per la scuola in modo da non superare mai il limite di spesa oltre il quale sarebbe stato necessario indire una gara. In questo modo invece Lazzati e Cocciolo avrebbero potuto assegnare direttamente gli incarichi ad aziende di loro fiducia.
Corruzione e usura
A Cocciolo, ex consigliere comunale a Legnano, architetto e professore con ruoli dirigenziali al Maggiolini, vengono contestati diversi reati. Dalla corruzione all’abuso d’ufficio fino all’usura nei confronti di imprenditori in difficoltà: avrebbe prestato loro cifre fino a 30.000 euro con interessi tra il 28% e il 120%.
Reazioni politiche
Non si registrano finora reazioni politiche alla notizia del probabile rinvio a giudizio della candidata Lazzati. La quale ora (assieme a tutti gli altri imputati) avrà 30 giorni di tempo per depositare memorie difensive o per chiedere di essere ascoltata dai magistrati.