Paradosso in un concorso interno del Tribunale di Milano: il giudice condannato a 2 anni e 8 mesi per aver fatto la guerra a un bar è stato assegnato alla sezione ‘Locazioni e Condominio’
8 GIUGNO 2019
MILANO – L’ennesimo paradosso di una magistratura che non smette mai di stupire. Ha infatti dell’incredibile la vicenda che riguarda il giudice civile Giorgio Alcioni del Tribunale di Milano, condannato per concussione e ora assegnato alla sezione che si occupa di casi simili a quello per cui finì a processo. A riportarlo è Luigi Ferrarella sull’edizione locale di Milano del Corriere della Sera di oggi, sabato 8 giugno.
La condanna
Il 7 maggio scorso il Tribunale di Brescia (territorialmente competente sul distretto di Milano) aveva condannato in primo grado Alcioni a 2 anni e 8 mesi di reclusione per concussione perché, secondo i giudici, avrebbe abusato del suo ruolo da magistrato per evitare che un bar ‘sgradito’ prendesse in affitto un locale al pian terreno del palazzo dove abita, in via Montenero. Alcioni, secondo le ricostruzioni della Procura bresciana, avrebbe dapprima minacciato il titolare dell’attività (“Lei questo bar non lo aprirà mai, lei è a conoscenza del lavoro che svolgo?”) e poi se la sarebbe presa anche con i tecnici comunali addetti alla pratica edilizia sostenendo che “se voglio, io il fascicolo lo visiono lo stesso, lo faccio sequestrare e me lo porto a casa”. Gli altri due capi d’imputazione – tentata concussione e abuso d’ufficio – sono invece caduti in prescrizione.
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Il bando
Da venerdì 7 giugno, esattamente un mese dopo la condanna, a seguito della vittoria di uno dei periodici bandi interni al Palazzo di Giustizia, Alcioni non si occuperà più di risarcimento danni (X sezione civile), bensì di materie quali la locazione, il condominio, il noleggio o il comodato di beni immobili (XIII sezione). Insomma, materie piuttosto simili a quelli per cui è stato incriminato. Nel provvedimento di nomina del presidente Roberto Bichi non si fa però riferimento alla condanna in primo grado di Alcioni, che il Tribunale bresciano ha comunicato al Csm e alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione, i quali dovranno valutare ed esprimersi sulla nomina del giudice. In attesa delle decisioni di questi due organi, comunque, il presidente Bichi ha scelto di ritardare al prossimo 25 luglio l’assegnazione dell’incarico ad Alcioni, rimuovendolo anche dai i turni estivi di Riesame degli arresti.