L’avvocato Luca Castiglioni, noto legale di Magenta, subisce due aggressioni fisiche in poche settimana. In un caso, un malvivente lo sfregia con un coltello. La sua reazione: “Nella nostra professione la difesa dei diritto viene prima di tutto. Non subirò intimidazioni e soprusi”

di Ersilio Mattioni

MAGENTA (MILANO) – Una duplice aggressione all’avvocato Luca Castiglioni – l’ultima delle quali a mano armata – sconvolge la città di Magenta. Il noto legale è stato vittima, suo malgrado, di due gravi episodi di violenza.

Prima aggressione

Il primo episodio risale allo scorso 21 maggio, quando un malvivente (non ancora identificato) lo ha aspettato sotto il suo studio in via Mazenta per poi aggredirlo, picchiarlo e buttarlo a terra.

Seconda aggressione

Il secondo episodio, più grave e inquietante, è accaduto nella mattinata di giovedì 30 giugno, quando il medesimo malvivente del 21 maggio (riconosciuto dallo stesso avvocato) lo ha atteso fuori dalla sua abitazione e lo ha minacciato con alcuni coltelli, procurandogli tagli e ferite al volto e al polso. Dopodiché è salito sull’auto dei suoi due complici ed è fuggito.

La denuncia

L’avvocato Castiglioni, sotto choc per l’accaduto, si è immediatamente recato in ospedale per farsi visitare e medicare. Subito dopo, con il referto del ‘Fornaroli’ che certifica le lesioni subite, si è recato dai Carabinieri di Magenta, che hanno avviato le indagini per dare un nome e un volto agli aggressori e per scoprire il movente di tanta violenza.

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Le indagini

Sono due le ipotesi principali al vaglio degli inquirenti. La prima si focalizza sulla professione di Castiglioni, quindi sulla sua attività di avvocato: un cliente insoddisfatto, un presunto errore o un’incomprensione potrebbero aver scatenato la vendetta di qualcuno. La seconda pista riguarda invece la vita privata di Castiglioni: si cercano nemici, persone (anche insospettabili) che potrebbero avercela con lui al punto da spingersi ad aggredirlo per due volte.

Il precedente

Qualunque sia il motivo, per le Forze dell’ordine la priorità assoluta è quella di identificare i responsabili. Anche perché, sullo sfondo, non si può dimenticare il brutto episodio nel 2019. Erano da poco passate le 17.30 dell’8 novembre quando ignoti diedero fuoco alla Jaguar di Luca Castiglioni, parcheggiata in via Mazenta. Fu solo grazie al pronto intervento dei Vigili del fuoco che i danni non furono più estesi e che nessuno si fece male.

Parla Luca Castiglioni

Interpellato da Libera Stampa l’Altomilanese, l’avvocato ha dichiarato: “Ritengo che questo soggetto, che ho riconosciuto perché ha agito a volto scoperto, sia stato mandato da qualcuno. Ma non riesco proprio a capire perché. Ho fornito ai Carabinieri tutti i dettagli utili alle indagini e spero che trovino il responsabile in fretta. In città non esiste un sistema efficiente di videosorveglianza. E’ incredibile che un malvivente possa agire di giorno, in pieno centro storico, senza essere identificato”.

“Difendo i diritti”                      

Castiglioni ha poi voluto fissare principi e valori, quelli che sono parte integrante e irrinunciabile del mestiere di avvocato: “La nostra professione espone spesso a dei pericoli, dovendo difendere a oltranza i diritti dei cittadini. Spesso si incontrano casi di violenze domestiche o di maltrattamenti minorili le cui vittime vanno protette ad oltranza. Costi quel che costi!”

“Reagire nella legalità”

Luca Castiglioni non intende cedere né alla violenza né alla prepotenza di chi vorrebbe intimidirlo. E per questo aggiunge: “L’avvocato è la prima persona che non deve temere i soprusi, ma reagire nella legalità e al fianco delle autorità competenti. Io intendo la mia professione in questo modo: prima di tutto eticamente”.