Rubano bottiglie e tovaglie: un furto che somiglia a una ragazzata. Però è l’ennesimo di una lunghissima serie. E scatta la rabbia popolare, con toni forse eccessivi. Certo è che i cittadini sono esasperati, anche perché l’amministrazione comunale assiste impotente a quest’ondata di microcriminalità, che sembra impossibile da fermare
24 MARZO 2017
MAGNAGO (MILANO) – Nuovo furto in centro a Magnago, l’ennesimo. Stavolta è stato colpito lo storico Bar Centrale. A sorprendere però è la scelta della refurtiva: alcune bottiglie di super alcolici e un paio di tovaglie di una nota marca di birra. C’è da chiedersi perché correre il rischio di una spaccata per qualche bottiglia. Eppure in paese nessuno ha voglia di fare ironia. Anzi, il coro è unanime: “Non chiamatele ragazzate”. Sarà che questo nuovo episodio va a sommarsi a una lunga serie di piccoli reati, che negli ultimi tempi hanno colpito esercizi commerciali e abitazioni private. Da ciò l’esasperazione, che raggiunge livelli forse un po’ eccessivi: “Sono veri e propri crimini e non possono essere giustificati come ragazzate, – dichiara un cittadino in piazza, trovando l’appoggio di molti altri – i ‘buonisti’ di turno dovrebbero smetterla di assecondare questi reati, solo perché sono commessi da adolescenti. Se i loro genitori e la scuola non sono stati in grado di educarli nel rispetto delle leggi, delle regole e del senso civico, allora è compito delle autorità competenti fare in modo che vengano puniti e rieducati. Se non ci pensano loro si rischia che tra la popolazione cominci una caccia alle streghe, che peggiorerebbe solo il clima già abbastanza critico”.
I precedenti
A inizio marzo una vettura ha tentato di sfondare la saracinesca del bar, probabilmente per portare via le slot machine e il loro contenuto. Pochi giorni prima si era verificato un grave episodio: il lancio di una bomba carta contro una palazzina in via Europa. Incalcolabili, invece, le volte che i ladri sono riusciti a rubare al Number One, il bar di piazza Italia a pochissimi passi dal comando della Polizia Municipale. Intanto l’amministrazione comunale sembra impotente di fronte a quest’ondata di microcriminalità.
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