E’ il semaforo più contestato dell’Altomilanese, perché sembra installato al solo scopo di fare cassa. Per il sindaco di Parabiago “è tutto regolare”; per un cittadino di Legnano, che ha preso 5 multe in un mese, siamo di fronte a un meccanismo vessatorio. Movimento 5 Stelle in campo. Intanto gli automobilisti invadono di ricorsi il Giudice di pace
6 NOVEMBRE 2017
PARABIAGO (MILANO) – Prendere una multa capita a tutti, prima o poi. Ma in alcune zone essere sanzionati è più facile che altrove. Soprattutto a Parabiago, nel Milanese, nei pressi del semaforo di San Lorenzo, lunga la strada statale del Sempione. Lì, mesi fa, fu installato un photored, strumento elettronico per punire chi passa col rosso. E da maggio a oggi sono oltre 3.000 le contravvenzioni registrate: fino alla fine di agosto la media è stata di 900 al mese, da settembre si è alzata a 1.200. Tanto, troppo. Al punto che i cittadini ora dicono basta e fanno ricorso in massa davanti al giudice di pace.
La protesta sul web
Nei giorni scorsi è nato anche un gruppo su Facebook: ‘Vittime del photored di Parabiago’. A crearlo ci hanno pensato Christian Vitali, consigliere del Movimento 5 Stelle, e Paul de Grauve, un giornalista che sta seguendo con interesse la vicenda. “Sono circa un centinaio i ricorsi già presentati – spiega Vitali – e il 25 novembre ci sarà un’udienza importante davanti al Giudice di Pace: è stata presentata una documentazione dettagliata della situazione e quel momento sarà decisivo”. Per i cittadini la situazione è davvero drammatica. Nel gruppo c’è anche chi è arrivato a collezionare ben 18 sanzioni a causa di quel semaforo. “Sembra che il photored sia stato installato per fare cassa – commenta de Grauve, amministratore del gruppo – e proprio per questo ci stiamo organizzando per farci sentire. La situazione è complicata e seria. Nonostante questo il sindaco Raffaele Cucchi sostiene che sia tutto regolare”.
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La protesta in piazza
Da qualche giorno, inoltre, si parla di organizzare una protesta davanti al semaforo per dare voce ai sanzionati. Una vera manifestazione di piazza per alzare il livello di attenzione su quel semaforo, che sembra pensato per indurre all’errore, almeno stando alle dichiarazioni delle vittime.
Le ‘vittime’ del photored
Ma in tutta questa storia se ne aggiunge un’altra di non poco conto. “Ci sono persone disperate – spiegano gli amministratori del gruppo Facebook – perché le sanzioni sono molto alte e c’è gente che ne ha prese diverse. Sono circa 180 euro nelle ore diurne e circa 230 euro nelle ore notturne. Inoltre queste persone rischiano anche di vedersi sospesa la patente. E’ tutta gente che lavora o che porta i figli a scuola”.
Il racconto: “5 multe in un mese”
Una delle tante vittime del photored è Alessandro Villano. Lui, residentea Legnano, tutte le mattine passa da quel semaforo per andare al lavoro. Nel mese di settembre di multe ne ha ‘beccate’ 5. E per lui il numero è destinato a salire, superando la doppia cifra. “Sono sicuro che arriverò circa a 15 multe – spiega il motociclista – perché ogni mattina, con la moto, percorro quella strada. Basta essere un centimetro fuori dalla corsia e scatta la nulta. Secondo i miei calcoli potrei ritrovarmi a pagare 5.000 euro in totale. Ci sono persone che fanno fatica a vivere e queste multe sono un problema”. Storie come questa ce ne sono tante. Per qualcuno si tratta di un vero e proprio accanimento nei confronti dei cittadini. Ma per la giunta leghista non è così. Anzi, tutto è normale.