Si dimette il presidente del consiglio comunale, Anna Maria Cogliati, in carica da qualche mese: “Impossibile andare avanti così”. La maggioranza di centrodestra approva il bilancio per un soffio e solo grazie alla seconda convocazione, che abbassa il numero legale

27 DICEMBRE 2019

di Lorenzo Rotella

PARABIAGO (MILANO) – Un doppio e inaspettato consiglio comunale, quello che si è svolto nell’arco della scorsa settimana, tra giovedì 19 e sabato 21 dicembre. Il bilancio di previsione è passato con 6 voti totali (di cui 2 su 5 della Lega, a causa delle assenze di Stefania Zerbini, Paolo Rimoldi e Giorgio Pattarello). E nel mezzo, un’altra importante figura politica rassegna le proprie dimissioni: si tratta di Anna Maria Cogliati (in foto), eletta lo scorso marzo dopo oltre 60 voti alla presidenza del consiglio comunale.

Le dimissioni di Cogliati

Un anno dai risvolti tragicomici si chiude dunque così: con un’opposizione che non riesce a dare il colpo di grazia alla maggioranza e la stessa che, dal canto suo, si tiene strette le poltrone con le unghie e con i denti fino alle elezioni, con cui spera di resettare tutto e terminare questo incubo. Cogliati, nella serata di giovedì 19 dicembre, di fronte all’assenza di tutta la minoranza e dei consiglieri Mario Grandini (Forza Italia), Valentina Sisti (AttivaMente) e Paolo Rimoldi, ha deciso di gettare la spugna: “Ci sono tanti, troppi conflitti interni. Perché mandare avanti un Consiglio così? Pensavo che fosse un organo autonomo, in grado di gestire la democrazia di un paese. Per trovare la data della riunione della seduta ci sono voluti 15 giorni”. Al termine dei quali, però, è stata modificata: da mercoledì 18 dicembre si è passati a giovedì 19, nonostante fossero in molti ad aver comunicato la loro assenza per quest’ultima data. “Non posso continuare così”, ha proseguito Cogliati. “Presento le mie dimissioni da presidente del consiglio”.

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Il bilancio salvo per un pelo

Nella mattinata di sabato 21 dicembre, dunque, a presiedere è Luca Ferrario (in qualità di consigliere più votato) e l’opposizione può fare poco, trattandosi di una seconda convocazione con conseguente riduzione del numero legale. Così, al momento di votare il bilancio, il centrosinistra si siede tra il pubblico. Un gesto poco più che simbolico. I conti del Comune sono in salvo, il sindaco Raffaele Cucchi può tirare un sospiro di sollievo. Per ora.