A Parabiago, nel Milanese, non si placano le polemiche sulla gestione della mensa scolastica. Spunta l’errore di un dirigente comunale. Il sindaco convoca una riunione in municipio con l’azienda e i genitori, che intanto avviano una raccolta firme contro ‘Dussmann’
12 DICEMBRE 2020
PARABIAGO (MILANO) – Il nuovo capitolo sulle mense scolastiche di Parabiago – dove il cibo è scarso, non ci sono i ‘bis’ e si commettono gravi errori nel menù dei bimbi celiaci – ha costretto l’amministrazione comunale a prendere in mano la situazione.
Commissione Mensa
Tanto che lunedì 14 dicembre il sindaco Raffaele Cucchi ha convocato d’urgenza una riunione della Commissione Mensa in municipio: saranno presenti i genitori, i dirigenti del Comune e soprattutto un delegato della ‘Dussmann’, la società che ha vinto l’appalto.
Il ‘nemico’ in casa
L’obiettivo è ‘trovare una quadra’ e risolvere l’annosa questione emersa grazie all’inchiesta di Libera Stampa l’Altomilanese sulle scarse porzioni di cibo, sull’assenza di bis e pane e sugli “almeno due episodi gravi” (come recita il verbale dell’ultima sessione sul tema) di diete sbagliate per bimbi celiaci. Ma stando a fonti provenienti da ambienti vicini all’amministrazione, il ‘nemico’ da sconfiggere si trova anche in casa e non solo nell’azienda che gestisce il servizio di refezione.
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Dirigente comunale sotto accusa
A commettere errori nel calcolo dei capitolati e nella gestione delle mense scolastiche di città e frazioni sarebbe stato un dirigente municipale. La colpa non sarebbe dunque di tipo politico o aziendale, quanto piuttosto di gestione dei refettori. Con la distribuzione di cibo e le criticità riscontrate in ambito culinario, le cose avrebbero smesso di funzionare, portando i genitori a produrre quella sfilza di lamentele, che il nostro giornale ha riportato.
500 firme contro ‘Dussmann’
I genitori hanno inoltre lanciato una petizione su Change.org per la “Risoluzione anticipata per inadempienza Dussmann”, arrivata finora a 459 voti sul target di 500. Un’arma di pressione sulla giunta, per convincere i politici locali a prendere sul serio la questione.
Il caso dei bimbi celiaci
L’aspetto più inquietante della vicenda, secondo le nostre fonti, riguarderebbe la scelta di un dirigente del Comune di Parabiago. Tempo fa il Comune aveva deciso che ai bambini celiai dovesse essere consegnata ogni pietanza in piatti gialli, per non confonderle con le altre. Ma quel metodo sarebbe stato giudicato discriminatorio da parte del dirigente comunale, che avrebbe perciò optato per l’omologazione cromatica (piatti tutti bianchi), creando inevitabilmente i presupposti per un errore umano. “Almeno due gravi”, anzi.