Da infermiere a sacerdote: don Mattia ha scoperto la vocazione a 30 anni e ora vuole tornare a Robecco
di Elisa Turatihttps://www.liberastampa.net/author/elisa-turati/
ROBECCO SUL NAVIGLIO (MILANO) – Da infermiere a prete: la storia di Mattia Argiolu, milanese di 30 anni, che ha lasciato la sua professione in campo sanitario per seguire la propria fede. Una fede che vorrebbe trasmettere anche ai cittadini di Robecco, luogo in cui era già stato precedentemente diacono.
Da infermiere a prete: la vocazione a 30 anni
Sabato 11 giugno, il giovane, insieme ad altre 22 persone, è stato ordinato in Duomo sacerdote dall’arcivescovo Mario Delpini. Ai microfoni del quotidiano ‘La Repubblica’ ha raccontato i motivi che lo hanno spinto a intraprendere questo cambio di vita. “Curavo più il sangue dell’anima che quello del corpo”, afferma il don. Fin da piccolo aveva intuito una spiritualità nel fondo della sua anima, rimanendo ammaliato dalle prediche di don Paolo, prete della parrocchia di San Gioachino a Milano. Ad affascinarlo, però, non erano solo le parole del sacerdote, come sottolinea don Mattia: “Tutti quelli che lo ascoltavano erano felici. Allora mi chiedevo perché non potevo farli felici anche io”. Tra le mete dove il giovane don vorrebbe esercitare la propria professione, oltre a Milano, c’è anche Robecco: “Deciderà l’arcivescovo – sottolinea – ma ho chiesto di tornare a Robecco sul Naviglio, dove sono stato diacono”.
La scelta dell’arcivescovo
Lo scorso 22 giugno l’arcivescovo Delpini ha deciso le destinazione dei preti novelli. Tra questi c’è anche don Mattia. Purtroppo il suo sogno, per il momento, non si è avverato. Don Mattia, infatti, non tornerà a Robecco, almeno per il momento. Ricoprirà il ruolo di Salvatore Vicario Parrocchiale delle Parrocchie di Gesù Maria Giuseppe, San Gaetano e di San Martino in Villapizzone di Milano.
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