Stalker recidivo di Cuggiono perseguita per anni la sua ex di Abbiategrasso e dà fuoco all’auto del suo ‘rivale’ in amore. Condannato due volta a pene molto lievi. Tra poco uscirà del carcere. La vittima ha paura
ABBIATEGRASSO-CUGGIONO (MILANO) – “Che cosa farà quando tornerà libero?” E’ questa la domanda che si pone Riccardo De Lodi, avvocato di un donna 49enne di Abbiategrasso, perseguitata da un uomo di 38 anni di Cuggiono. Settimana scorsa lo stalker recidivo è stato condannato dal Gup di Milano, Stefania Pepe, a soli 2 anni e 6 mesi di carcere. Eppure già a gennaio 2021 l’uomo si era visto infliggere la pena di 18 mesi di reclusione dal Tribunale, sempre con l’accusa di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna.
Persecuzione
Da quanto emerso durante le indagini, l’uomo non accettava la fine della relazione con la sua compagna, di 11 anni più grande di lui, e per questo motivo aveva messo in atto una serie di azioni persecutorie ai suoi danni: minacce, messaggi, telefonate, fino al tentativo di dare fuoco all’auto del nuovo fidanzato.
Stalker recidivo
Questo folle disegno gli era costato un arresto e una condanna: il problema è che, dopo soli 4 giorni dalla fine della pena, l’uomo aveva ricominciato a perseguitare la ex ed era arrivato a speronare l’auto del nuovo compagno. Da lì, il nuovo arresto e la nuova condanna. In questo momento lo stalker 38enne si trova ancora nel carcere di San Vittore ma la sua difesa, rappresentata dagli avvocati di Abbiategrasso Roberto Grittini e Guya Marta Portaluppi, ha già presentato istanza per chiedere gli arresti domiciliari.
L’avvocato della vittima
Il problema non sono i domiciliari, bensì il comportamento di uno stalker recidivo. Secondo l’avvocato De Lodi, che rappresenta la parte offesa, “il punto è quello che farà quest’uomo una volta che tornerà del tutto libero. Naturalmente, auspichiamo che possa restare il più a lungo possibile in carcere, di modo che possa riflettere sui suoi comportamenti e sui suoi errori”.
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Pena troppo lieve?
Sull’entità della pena – 2 anni e 6 mesi di reclusione a uno stalker recidivo – l’avvocato De Lodi si dice “moderatamente soddisfatto”: “Il pubblico ministero – spiega il legale della parte civile – aveva chiesto una condanna pari a 20 mesi, quindi nettamente inferiore ai 30 mesi riconosciuti dal giudice Pepe. Sicuramente, presto o tardi, il 38enne finirà agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico.
I timori
“Bisognerebbe – conclude De Lodi – capire se davvero quest’uomo è riuscito a comprendere la gravità delle sue condotte o se, invece, si renderà protagonista di altri episodi simili. In ogni caso, per ora restiamo sereni e fiduciosi nella giustizia”. Trapelano, tuttavia, i timori della vittima, la quale oggi ha paura per la sua incolumità.