Strada pericolosa a Santo Stefano Ticino, la testimonianza di una mamma

di Francesca Ceriani

SANTO STEFANO TICINO (MILANO) – “Tutti i giorni, io e mia figlia, per andare a scuola, rischiamo la vita”: a lamentare una situazione ormai insostenibile è Francesca Grillo, cittadina residente in via Milano a Santo Stefano Ticino. Una strada pericolosa, secondo questa mamma stefanese.

Strada pericolosa, la testimonianza di una mamma

Originaria di Santo Stefano, per alcuni anni ha vissuto altrove, ma dal 2019 è tornata in paese. “Porto mia figlia a scuola a piedi tutti i giorni – spiega – ma quella strada è pericolosa perché non c’è né una pista ciclopedonale né un marciapiede. L’amministrazione precedente, verso il 2009, allargò il ciglio e asfaltò, ma da allora non è più stato fatto nulla e ora il ciglio è invaso dalle erbacce dei campi limitrofi, i cartelli sono poco visibili e le auto sfrecciano a velocità folle. Spesso io e mia figlia veniamo sfiorate dai veicoli che transitano sulla via Milano, quasi mai rispettando il limite di 50 km all’ora”.

Strada pericolosa: le richieste al Comune

Da febbraio 2020 Francesca, che, come suggerisce il cognome, è nipote dell’ex sindaco Augusto Grillo, richiede un incontro con il sindaco. Complice la pandemia, la donna non ha ricevuto risposte; per questo, lo scorso settembre è tornata a chiedere al Comune di intervenire “per sistemare i cartelli e ripulire il ciglio, magari allargandolo ulteriormente”. La risposta che ha però ricevuto dal sindaco a fine ottobre è stata tutt’altro che soddisfacente: “Non solo ha ammesso che non sono previsti interventi, ma è anche sceso sul personale, facendo riferimento alla mia parentela, insinuando che in passato, quando governava la precedente amministrazione, non ho mai fatto segnalazioni di questo tipo. Ma non le ho fatte perché dieci anni fa, quando governava mio zio, nemmeno vivevo a Santo Stefano. La mia segnalazione voleva solo far presente un problema, e non aveva niente a che fare con la politica”, chiarisce Francesca.

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La replica del sindaco

“La signora si approccia in modo arrogante – risponde il sindaco Dario Tunesi – Quindi la mia risposta sul ‘personale’ è stato un modo per difendermi. In ogni caso, abbiamo approvato un piano attuativo che prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale per un tratto di via Milano”. Leggendo però le e-mail inviate dalla signora al Comune non si trova alcun segno di quell’arroganza a cui si riferisce il sindaco, bensì uno spirito propositivo e collaborativo. Tant’è che Francesca Grillo rimanda al mittente tali accuse. Almeno una buona notizia c’è: presto la strada verrà messa in sicurezza.