Decisa presa di posizione del primario Nicola Mumoli: “Vaccinarsi è un obbligo morale”
MAGENTA (MILANO) – E’ giusto che i medici che rifiutano di vaccinarsi continuino a esercitare la professione? Fa molto discutere, in questi giorni, la presa di posizione di molte personalità scientifiche sul tema. Sull’argomento, si è espresso il primario di Medicina del ‘Fornaroli’ di Magenta, Nicola Mumoli.
Obbligo vaccinale per i sanitari
Con il decreto del 31 marzo, il Consiglio dei ministri ha deciso: avranno l’obbligo di vaccinarsi “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie e parafarmacie e studi professionali”. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento ad altre mansioni che non comportino il rischio di diffusione del contagio. Se ciò non è possibile, per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione.
Il parere del primario
E’ d’accordo il primario di Medicina dell’ospedale ‘Fornaroli’ di Magenta, Nicola Mumoli: “Io credo che tutti i sanitari abbiano l’obbligo morale di vaccinarsi – sottolinea – Con qualche eccezione; per esempio, chi ha già fatto il Covid, può aspettare di non avere più gli anticorpi prima di vaccinarsi. Io ho fatto così e a giugno ripeterò il test sierologico per verificare il mio livello di anticorpi prima di sottopormi al vaccino. Sono convinto che, per il personale sanitario, debba essere disposto un obbligo di legge”. E infatti, così è stato.
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“Il vaccino è sicuro”
Il vaccino, ripete Mumoli, è l’unico mezzo che abbiamo per porre fine a questa pandemia: “Indipendentemente da quello che si sente e si legge – continua il primario – I rischi del vaccino anti-Covid sono i medesimi di tutti gli altri sieri. Il vaccino anti-Covid è sicuro. Lo dicono i numeri e i documenti sanitari. Prima ci vacciniamo tutti, prima finirà questa pandemia che dura ormai da più di un anno. A Magenta abbiamo ricoverato il primo paziente affetto da Covid il primo marzo del 2020″.
“Non siamo più eroi”
“Ora la gente è esasperata, noi medici e infermieri non siamo più eroi. Il virus è entrato nelle nostre vite, ci si sta abituando a questa condizione – conclude Mumoli – Non c’è più paura, solo tanta rabbia. Ma questo virus, che torna ciclicamente, si indebolirà per due fattori. Il primo: molti si saranno già ammalati, quindi il Covid non saprà dove attecchire. Il secondo: se le vaccinazioni proseguiranno in modo rapido, la popolazione sarà immunizzata. A dicembre, quando in molti saremo vaccinati, quest’incubo finirà”.