Boffalora, la volontà è quella di inserire Villa Giulini nei ‘Luoghi del Cuore’ del Fai
BOFFALORA SOPRA TICINO (MILANO) – Villa Giulini, i cittadini lanciano una petizione online per salvarla. La storica dimora a ridosso del Naviglio Grande, di proprietà privata, è circondata ancora oggi da un grande parco.
La storia di Villa Giulini
A costruire la Villa nel 1746 fu Giulio Giulini, che la volle come residenza di campagna. Morto lo storico Giulini, la famiglia si disinteressò dell’abitazione. Per questo motivo fu facile, per le truppe napoleoniche, occuparla durante l’occupazione dell’Italia settentrionale. Nel 1866 la acquistò un ricco possidente, che non poteva però permettersi di sostenere gli alti costi di manutenzione. Agli inizi del Novecento entrò nelle mani della famiglia Pavesi, che la restaurò e la riportò al suo antico splendore. Alla morte dell’ultimo membro della famiglia, nel 1948, la villa venne donata all’Istituto della Fanciullezza Abbandonata di Milano, che ancora oggi la possiede. All’inizio si utilizzò come colonia estiva, ma dagli Anni ’80 al 2009 è stata affidata al Comune in comodato d’uso come luogo di manifestazioni e ritrovo.
La Villa oggi
Attualmente Villa Giulini, dichiarata monumento nazionale, si trova in stato di abbandono ed è notizia di poche settimane fa che il Comune e la Polizia locale, in seguito al cedimento di alcuni mattoni, hanno sollecitato in modo perentorio la proprietà affinché intervenga e metta in sicurezza l’edificio. Per questo motivo i cittadini che hanno a cuore questo monumento hanno deciso di iscriverlo tra i Luoghi del cuore del Fai, il Fondo ambiente italiano. Il tentativo è quello di ricevere un buon numero di voti per far sì che il Fai ristrutturi la Villa e la renda nuovamente fruibile al pubblico. Al momento però i voti sono soltanto 87: i boffaloresi devono darsi da fare e votare. C’è tempo fino al 15 dicembre.
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