Sergio Zazzera, titolare del vivaio di Inveruno, nel Milanese, si avvale della facoltà di non rispondere e il Giudice conferma la misura di custodia cautelare (GUARDA IL VIDEO). Il suo legale, Massimiliano Lanzi: “Non ci sono i presupposti per chiedere un allentamento dei domiciliari, ora collaboriamo con le autorità per salvaguardare l’azienda e i posti di lavoro”
INVERUNO (MILANO) – Rimane agli arresti domiciliari Sergio Zazzera (GUARDA IL VIDEO), titolare del vivaio sequestrato in corso Europa a Inveruno al culmine di un’inchiesta diretta dal Pubblico ministero Donata Patricia Costa, che lo vede accusato del reato di “sfruttamento del lavoro”.
Zazzera resta ai domiciliari
Il Gip di Milano, Stefania Pepe, ha confermato la misura di custodia cautelare al termine dell’interrogatorio di garanzia, avvenuto venerdì 26 febbraio. Ma la notizia più importante è che lo stesso avvocato difensore di Zazzera, il 36enne Massimiliano Lanzi del foro di Milano, ha annunciato a Libera Stampa l’Altomilanese che non chiederà al Tribunale del Riesame la revoca degli arresti domiciliari. “Non impugneremo il provvedimento, al momento non ci sono i presupposti”, spiega il legale di Zazzera.
“Collaboriamo con le autorità”
“La famiglia Zazzera – aggiunge l’avvocato Lanzi – intende collaborare con l’amministratore giudiziario per tutelare l’azienda e salvaguardare i posti di lavoro. La nostra disponibilità con le autorità preposte è massima”. Nel merito delle accuse contestate, l’avvocato prende tempo: “C’è l’esigenza di leggere le carte e di meditare in maniera approfondita sulla vicenda. Più avanti formuleremo le nostre valutazioni sulle accuse mosse al mio cliente. Ora la priorità è collaborare nell’interesse del vivaio”.
“Mi avvolgo della facoltà di non rispondere”
In sede di interrogatorio di garanzia, Zazzera non ha risposto alle domande del giudice, avvalendosi di un suo diritto. “Una precisa tattica”, ha spiegato Lanzi. E così il Gip ha confermato la misura della custodia cautelare ai domiciliari. Zazzera è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale per aver minacciato un luogotenente della Finanza durante un’attività di verifica. La ‘tattica’ di cui parla l’avvocato serve sostanzialmente a prendere tempo per studiare a fondo e nella maniera più completa possibile gli atti dell’inchiesta, che è complessa e articolata.
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105 ex dipendenti
In ogni caso, all’avvocato difensore di Zazzera tocca un compito molto complesso: l’indagine della Guardia di Finanza di Magenta è in parte documentale e abbraccia 105 testimonianze di ex dipendenti del vivaio inverunese, i quali hanno confermato l’impianto accusatorio. Smontarlo sarà un’impresa non semplice.