Bufera sull’Anpi di Madonna di Campiglio per un post dai toni accusatori, nel quale si invita a donare la propria dose di vaccino a favore di un partigiano, perché “in Regioni governate dalla destra le fiale vengono tolte a chi ne ha diritto per darle a un leghista”

3 GENNAIO 2020

di Ersilio Mattioni

MADONNA DI CAMPIGLIO (TRENTO) – Anpi nella bufera a Madonna di Campiglio per un post diffuso sul gruppo Facebook dell’Associazione nazionale dei partigiani, contenente gravi accuse nei confronti dei governatori del centrodestra e in particolare della Lega.

Anpi: “Tolgono i vaccini a chi ne ha diritto”

“Lanciamo questa campagna d’amore verso i nostri cari reduci delle montagne – scrive l’Anpi di Madonna di Campaglio – che hanno lottato contro il nazifascismo. Doniamo la nostra dose di vaccino a un combattente partigiano, che in regioni amministrate dalla destra potrebbero essere messe da parte, togliendole dalle vene di chi ne ha più diritto per darle a un leghista”.

Il post dell’Anpi di Madonna di Campiglio

Governatori leghisti sotto accusa

L’accusa di Anpi è grave: secondo l’Associazione dei partigiani i governatori leghisti potrebbero far sparire dosi di vaccino, “togliendole dalle vene” dei bisognosi per darle invece ad amici e compagni di partito. Che si tratti di una denuncia vera e propria oppure di una provocazione, siamo comunque di fronte a uno scivolone istituzionale.

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“Nazisti rossi”

Il post dell’Anpi non è passato inosservato. E’ vero, Madonna di Campiglio è una piccola comunità di 822 abitanti in provincia di Trento, ma è famosa in tutta Italia per la bellezza delle sue montagne e per le piste da sci. La dura presa di posizione dei partigiani locali ha scatenato i commenti del centrodestra, i cui elettori hanno ribattuto bollando gli autori del post come “nazisti rossi”.