Il vicesindaco e assessore al Bilancio di Magenta, Simone Gelli, definisce “abominevole” la proposta di chiudere Asm. “Silvia Minardi gioca sulla pelle dei cittadini per compiacere il suo alleato, il sindaco di Corbetta Marco Ballarini. E per tenere in piedi una coalizione che, da minestrone, è diventa un’armata Brancaleone”

di Redazione

MAGENTA (MILANO) – Asm, il vicesindaco e assessore al Bilancio di Magenta, Simone Gelli (Lega), si dice “allibito dalle parole del candidato sindaco Silvia Minardi, pronunciate mercoledì 18 maggio a Pontenuovo in merito alla chiusura di Asm”.

Effetti del minestrone

Secondo Gelli la frase di Minardi (“Se divento sindaco, chiuderò Asm”) potrebbe essere stata pronunciata per ragioni di necessità politica. “Forse la candidata, per tenere insieme il suo minestrone e in particolare l’alleato Marco Ballarini (sindaco di Corbetta, ndr), ha dovuto proferire il verbo ‘chiudere’, pena lo scioglimento della cosiddetta coalizione civica come neve al sole, prima ancora del voto”.

“Asm è strategica”

“Non si gioca sulla pelle di Magenta – aggiunge Gelli – e questo modo di fare è orribile, per usare una parola educata. Qui non si tratta solo di riflettere sui contratti in essere tra la città di Magenta e l’azienda multiservizi, bensì di gestire un territorio tramite Asm. Ricordo, per esempio, che Asm ha partecipazioni strategiche per la gestione e l’erogazione del gas metano e per il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. E l’anno prossimo colui che siederà sulla poltrona di sindaco di Magenta avrà la grande responsabilità: di seguire tutte le gare, relative proprio al servizio Gas”.

Minardi condizionata da Ballarini?

“Senza Asm e le sue partecipazioni – dichiara ancora il vicesindaco di Magenta – come pensa Minardi di dare peso alla nostra comunità? Forse con le sciabole di Ballarini? Anch’io ho criticato Asm in consiglio comunale per alcuni interventi che non mi avevano convinto. Ma non ho mai pensato che la soluzione fosse chiudere tutto. Che ne sarà dei dipendenti e dell’intero indotto che genera la nostra azienda? E meno male Minardi, giusto qualche settimana fa, rendeva noto che qualora diventasse sindaco, terrebbe per sé la delega al lavoro. Cominciamo bene: chiudere un’azienda è proprio quello che ci vuole per aumentare l’occupazione”.

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Chiudiamo Magenta?

Gelli propone a Minardi di cambiare il nome della lista: “Credo che Progetto Magenta non si addica alle idee della candidata. Meglio chiamare la lista Chiudiamo Magenta. Almeno mostrerebbe coerenza”. Battute a parte, il vicesindaco e assessore al Bilancio è seriamente preoccupato. “Pensare di chiudere Asm è una cosa abominevole, un’ipotesi che mi fa rabbrividire al solo pensiero. Oggi Asm, grazie ad amministratori che lavorano in silenzio, sta recuperando il tempo perso e risolvendo i problemi. Problemi generati dalle nomine volute dal grande alleato di Silvia Minardi (Ballarini, ndr). Bizzarro che un candidato sindaco si presti a tali uscite. Lo fa solo per mantenere in piedi la sua coalizione, che ormai è passata dall’essere un grande minestrone a un’arma Brancaleone”.