Gibillini: “no alla proposta di contributi all’oratorio S. Martino per evitare campanilismi fra i 2 quartieri”
di Erika Innocenti
Guerra tra le chiese di Bareggio per i soldi ricevuti dal comune? Succede anche questo. Vediamo quanti soldi pubblici hanno avuto le parrocchie del paese nel 2015: 10.700 euro derivanti dall’8 per cento degli oneri di urbanizzazione secondaria, ovvero quei contributi presi dalle opere pubbliche realizzate quell’anno in paese e che l’amministrazione, per legge, deve ‘donare’ alla chiesa del proprio comune, nel caso quest’ultima ne faccia richiesta. A questi, poi, per il 2015 si aggiungono altri 5 mila euro che la giunta darà per la realizzazione del nuovo campo da calcio. A spiegare gli interventi è l’assessore al Bilancio Marco Gibillini: “Per quest’anno daremo alla chiesa locale in totale 15.700 euro; di questi, 5 mila servono appunto per il campo. Ricordo che l’ente giuridico è la stessa parrocchia e che in passato era già stato realizzato un altro campo”. Ma la questione, a Bareggio, non finisce qui e dai contributi annuali si passa a ‘scaramucce’ tra le varie parrocchie proprio sui soldi che il comune dà, per legge o no – non è questo il punto -, alle due chiese presenti: santissimi Nazaro e Celso e Madonna Pellegrina, sita a San Martino. Pare proprio che la giunta di centrosinistra guidata da Lonati stia ben attenta a quanti contributi dare alle parrocchie, in modo che nessuna delle due si ‘infastidisca’ per i soldi concessi all’altra. Infatti, alla domanda sul perché l’amministrazione abbia deciso di non accettare l’emendamento proposto dal Nuovo Centrodestra e dalla Lega durante l’ultimo consiglio per l’aumento dei contributi per l’oratorio di San Martino, Gibillini risponde: “Ho voluto evitare campanilismo e conflitto tra i due quartieri”. In questo caso a ‘rimetterci’ sarebbe stata la parrocchia dei santissimi Nazaro e Celso. E’ quindi evidente che, se l’amministrazione dovesse deliberare qualche aiuto economico in più a una parrocchia, l’altra se ne risentirebbe. E già l’amministrazione Lonati ha i suoi problemi di equilibri di giunta; è quindi ovvio che ne voglia evitare altri. Ma la questione che fa pensare è che la chiesa si occupi sempre di più di ‘problemi terreni’ come la riscossione dei contributi comunali. E che un amministratore si debba porre problemi su quali e quanti soldi concedere.