L’autorizzazione da parte del Provveditorato scrive la parola fine su un’odissea durata mesi, con tanto di polemiche, raccolta firme e lettere anonime dal contenuto intimidatorio. La scuola materna statale si farà, ma la città continua a essere divisa in due fazione, come ai tempi dei guelfi e dei ghibellini. Da anni non si assisteva a una lotta che, da politico-amministrativa, è divenuta spesso ideologica e religiosa
6 AGOSTO 2016
CASTANO PRIMO (MILANO) – Un’odissea durata mesi quella dell’istituzione di una sezione della scuola materna statale a Castano Primo, che da settembre affiancherà l’Ente morale. Una scuola materna statale esiste già in diversi comuni del territorio. Solo per citare qualche esempio, Turbigo e Vanzaghello, dove le due realtà di una scuola materna privata e di scuola materna statale – e quindi pubblica – convivono pacificamente. A Castano Primo, invece, è scoppiato il caos. I genitori si sono schierati in due fazioni contrapposte, arrivando a creare due comitati distinti che si sono dati battaglia a colpi di raccolta firme e di spiegazioni di ogni genere a favore di scuola materna statale o Ente morale. Anche le opposizioni si sono scatenate, lamentando la poca informazione da parte dell’amministrazione e un iter – a loro dire – poco chiaro. Non sono mancate neppure lettere anonime rivolte al dirigente scolastico dell’Istituto Falcone Borsellino, Giampiero Chiodini. La sezione della scuola materna statale sarà infatti aperta in un’aula dell’istituto di via Giolitti. E intanto il sindaco Giuseppe Pignatiello è andato avanti senza mollare, tacendo ogni aspetto sino alla sicurezza dell’ok definitivo da parte del Provveditorato. “Io la scuola materna statale la voglio. I cittadini hanno dimostrato di averne la necessità”, ha sempre ripetuto con fermezza. E ora la scuola materna statale c’è e partirà a settembre. Polemiche a parte, rappresenta di certo un’opportunità di più per le famiglie di Castano Primo, sia sotto il profilo economico (i bimbi pagheranno solo il buono pasto) sia sotto l’aspetto educativo, perché ora le famiglie potranno scegliere se mandare i loro bambini in una scuola cattolica o in una laica. Ma andiamo con ordine.
La storia
Tutto inizia nel 2015, quando la giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Pignatiello prevede l’istituzione di una scuola materna statale. La faccenda suscita già sorpresa, anche perché a Castano Primo sono anni che si parla sulla possibilità di istituire una scuola materna statale che possa affiancare l’Ente morale. La cosa non ha però seguito e tutto finisce nel dimenticatoio. Almeno fino all’aprile di quest’anno, quando all’ufficio organico Scuola infanzia territoriale di Milano è stato confermato l’inserimento nel programma 2016/2017 l’istituzione della scuola per l’infanzia di Castano Primo come organica ad altra sede già esistente, in attesa di una sede definitiva. A maggio, l’indicazione è stata confermata in un colloquio all’Ufficio scolastico per la Regione Lombardia. Manca però l’autorizzazione definitiva e intanto si scatenano le polemiche. Il sindaco Pignatiello già si mette all’opera per raccogliere le adesioni e chiede all’Ente morale la disponibilità di uno spazio all’interno della struttura. L’Ente morale rifiuta, il sindaco va avanti per la sua strada.
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Le raccolte firme dei comitati
Intanto alcuni rappresentanti di genitori vedono la scelta di istituire la sezione di scuola materna statale come una presa di posizione. Nasce un comitato, si raccolgono oltre 300 firme contrarie. “Alcuni concittadini hanno chiesto all’Ufficio Scolastico Regionale (USR) di fare luce su come sia possibile creare un’aula di scuola materna senza avere al momento strutture adeguate all’accoglimento dei bambini, senza avere definito i criteri per l’accoglimento delle richieste di iscrizione, senza avere presentato il piano di offerta formativa (POF) che deve essere obbligatoriamente visionato dai genitori all’iscrizione e senza avere comunicato quanto sarà il costo di questo progetto per la cittadinanza – scrivono – Una soluzione è ancora possibile: rinunciare alla scuola materna statale e contribuire in modo più adeguato all’Ente Morale, eventualmente con ulteriori contributi finalizzati all’abbassamento delle rette”. Le firme le raccolgono anche i genitori favorevoli alla scuola materna statale, anche loro superano le 200. “Non siamo contrari all’Ente morale – spiegano – crediamo che sia corretto e utile che le due strutture coesistano e che tutti abbiano la possibilità di scegliere. Ci sono oltre cento bambini che non frequentano la materna e molti altri che vanno in scuole fuori Castano. Ma non c’è alcuna garanzia ai bimbi castanesi di avere un posto, poiché la priorità è data ai residenti”. I due comitati si danno battaglia l’un l’altro. In attesa dell’autorizzazione ufficiale l’Ente morale specifica di non poter preparare le sezioni. C’è chi sottolinea le difficoltà della scuola privata (che l’anno scorso ha chiuso con una perdita di 5.549,42 euro) e chi invece sottolinea le difficoltà dell’Istituto Falcone Borsellino, che non raggiungendo i mille euro stava correndo il rischio di poter essere scorporato. Intanto i mesi passano e si arriva al consiglio infuocato dello scorso giovedì 21 luglio.
Un consiglio comunale di fuoco
Durante questo periodo le minoranze di Castano Primo hanno sempre dato battaglia al sindaco Pignatiello, lamentando la poca informazione su iter e costi. Le domande? Mirate quelle della Lega: “Prima ha cercato di mettere le mani sull’Ente Morale per poi fare marcia indietro. Quanto costerà a ogni singolo cittadino? Esiste un piano finanziario?” Domande che ricalcano anche quelle dell’ex assessore al Sociale, Roberto Colombo, in un’interpellanza presentata già il 7 aprile 2015. “Esiste un progetto e uno studio di fattibilità con i relativi costi e tempi di realizzazione? L’amministrazione a quanto ha valutato i costi per la manutenzione, per il riscaldamento, per le spese normali di gestione e per la custodia degli edifici? In quale modo l’amministrazione intende reperire le necessarie ritorse finanziarie?”. Domande che in seguito troveranno risposta. Ma intanto è all’ultimo consiglio comunale che si raggiunge l’apice. Durate la serata si deve votare il documento unico di programmazione per il triennio 2016 – 2018 per l’inserimento dell’obiettivo di istituzione della scuola statale d’infanzia. E scoppia il caos. Le minoranze escono dall’aula per protesta e non votano il documento: “Ora non c’è la necessità ed è mancata la trasparenza e la chiarezza”, tuonano. La sala è stra piena, il pubblico è spaccato in due, con una tifoseria da stadio a favore dell’uno o dell’altro. E durante la discussione, spunta anche una lettera anonima dal sapore intimidatorio. A dirlo è lo stesso vice sindaco, Dario Calloni: “E’ arrivata una lettera al dirigente scolastico Giampiero Chiodini (dirigente dell’istituto Falcone Borsellino, sede della sezione della nuova scuola materna statale, ndr) che ha l’aspetto di una intimidazione <<Ci saranno effetti nefasti sulla tua carriera professionale>>, chiedo solidarietà”. Il consiglio comunale è infuocato e si chiude nella polemica e senza risposte. Dopo pochi giorni però, arriva l’autorizzazione. La scuola materna statale si farà.
Materna statale, i costi
Intanto sono stati definiti progetti e costi per i lavori di realizzazione. Secondo il documento di giunta, c’è una spesa complessiva pari a 66.184,29 euro in cui rientrano interventi per la sicurezza dell’edificio di via Giolitti, la manutenzione degli spazi per la scuola primaria e la manutenzione per la realizzazione della sezione della scuola materna statale, che ammonta a 11.842 euro. A questo si aggiunge per il primo anno il costo di una delle insegnanti. I bambini pagheranno solo il costo del buono pasto. “Sono state formalizzate 75 iscrizioni – specifica il sindaco, Giuseppe Pignatiello – Il Comune farà un bando per coprire le 15 ore che servono di insegnamento, il resto è coperto dallo Stato. Anche sul riscaldamento non spenderemo praticamente nulla, perché si tratta di una parte già usata che frazioniamo. Si migliora la logistica: al piano superiore ci saranno le elementari a quello inferiore le medie. La materna sarà a fianco delle medie, ma divisa con ingresso privato e parco esclusivo”. Intanto è già stato predisposto l’elenco dei bambini ammessi alla sezione di scuola materna statale e pubblicato l’occorrente per l’inizio a settembre. Già approvato anche il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione e l’istituto comprensivo Falcone Borsellino per la definizione delle modalità.
La soddisfazione del sindaco
Soddisfatto il sindaco Giuseppe Pignatiello: “È con orgoglio, soddisfazione e con non poca commozione che vi comunico ufficialmente l’apertura a Castano Primo della prima sede di scuola materna statale dell’infanzia. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in questa storica impresa, un grazie di cuore ai genitori che hanno sempre creduto in noi, al Dirigente scolastico per la competenza e la professionalità; grazie a tutto lo staff comunale che ha lavorato con impegno senza mai scoraggiarsi nelle difficoltà, anzi sempre pronto a trovare una soluzione in più e a fare uno sforzo maggiore e grazie soprattutto al segretario, alla giunta e ai consiglieri che mi hanno supportato anche nei momenti più difficili, quando ormai tutto sembrava perso. Sono felice perché regaliamo una opportunità importante a tanti bimbi e alle loro famiglie, perché credo sia così che una città cresce davvero, perché stiamo lavorando guardando al futuro dei nostri giovani, l’unico domani che conta veramente”.
Opposizioni ancora in battaglia
Intanto, il Comitato per Castano (gruppo consiliare ‘Castano al centro’) scrive una lettera aperta al sindaco Giuseppe Pignatiello: “Ecco sig. sindaco, ci auguriamo che lei sia consapevole che la sua maratona non è ancora finita, ci auguriamo che lei sia consapevole che vera vittoria sarà solo quando la nascente scuola statale avrà iniziato a fornire un servizio adeguato ai nostri figli, solo quando si sarà in grado di giudicare come congrue le spese sostenute per tale opera e solo quando sarà garantito ed evidente che nessuna forma di sperequazione sarà perpetrata ai ‘danni’, non tanto dell’Ente Morale, ma di quei bambini e famiglie che per varie ragioni hanno liberamente o obbligatoriamente optato per una scelta differente. Su questo non intendiamo transigere e promettiamo a lei, al suo gruppo consiliare e alla cittadinanza una vigilanza ferrea, presente e costante. La sua giunta ha ancora 3 anni dinanzi prima delle prossime elezioni; ci auguriamo che in questi 3 anni i nostri dubbi, domande, interpellanze (a oggi ancora inascoltati) possano essere spunto di sue riflessioni per consentire alla comunità, non già all’amministratore, di urlare ‘vittoria’ sotto la linea del traguardo”.
L’epilogo
A settembre l’inaugurazione della scuola materna statale. E a settembre conosceremo gli ulteriori sviluppi di una questione che ha spaccato il paese a metà, forse unico caso nel territorio.