La Polizia locale di Castano Primo, nel Milanese, ha denunciato due cittadini residenti nella vicina Turbigo: avevano lasciato il paese per recarsi alla casetta dell’acqua e riempire le bottiglie gratis. L’impianto, peraltro, è chiuso da giorni

23 MARZO 2020

di Redazione

CASTANO PRIMO-TURBIGO (MILANO) – Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, la scorsa notte, due uomini di nazionalità pakistana, residenti a Turbigo, che si sono recati a Castano Primo senza un valido motivo.

Fermati dai vigili

“Nello specifico i due soggetti – si legge in una nota della Polizia locale – venivano fermati da una pattuglia del comando di piazza Mazzini, composta dal vicecomandante e da un sovrintendente, nella piazza Ardizzone nei pressi della casetta dell’acqua. Alla richiesta di dichiarazione per giustificare il loro spostamento (che si ricorda essere vietato dalla normativa vigente tranne che per comprovate esigenze lavorative di assoluta urgenza ovvero per motivi di salutecon espresso divieto di spostamento dal comune dove attualmente ci si trova) gli stessi riferivano di essere venuti a Castano per prendere l’acqua al distributore.

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La denuncia

La casetta dell’acqua, peraltro, è chiusa da giorni al fine di tutelare l’incolumità pubblica da possibili contagi da Coronavirus. In ogni caso, alla luce della dichiarazione resa i due turbighesi, dopo essere stati identificati, sono stati invitati a eleggere domicilio e a nominare un avvocato. Infine, entrambi sono stati denunciati per il reato di cui all’articolo 650 del codice penale.

(LA MAPPA DEI CONTAGI COMUNE PER COMUNE)