Ha 64 anni, è un ex giardiniere con diverse protesi nel corpo, è invalido e si mantiene con 40 euro alla settimana. L’uomo vive a Busto Garolfo, nel Milanese: “Ho chiesto aiuto al sindaco, ma sono stato ignorato”

29 SETTEMBRE 2017

di Lorenzo Rotella

BUSTO GAROLFO (MILANO) – “Con tutti i problemi che ha, il mondo sta per morire. E io, lavoratore precoce e invalido, pregherò da oggi e fino a cento anni che il mondo muoia prima!” Chi scrive non è un poeta del nuovo millennio, ma un anziano signore di 64 anni, tale B.V. E lo fa con una lettera che ha inviato direttamente alla nostra redazione, per sfogarsi e raccontare la sua storia.

Identikit dell’uomo

Invalido, giardiniere e addetto alle imprese di pulizie per 40 anni, si ritrova ora con diverse protesi nel corpo, l’attività di volontariato presso una mensa per i poveri, uno stato d’invalidità riconosciuto con la legge 104 e soli 40 euro alla settimana per provvedere ai bisogni primari. Disperato, si è recato spesso presso il municipio di Busto Garolfo, senza mai ottenere alcun aiuto in cambio, nemmeno l’inserimento in qualche progetto sociale.

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La sua storia

E’ lo stesso B.V. a raccontare il suo percorso travagliato: “Ho passato la mia vita tra i turni del mattino, fare il muratore pomeriggio e la scuola serale per diventare perito chimico. Attualmente ho una casa e avevo un pezzo di terra dove abitano i miei genitori, in provincia di Ferrara, ma mio padre se n’è dovuto disfare tempo fa. Ora faccio il volontario presso la mensa dei poveri, ma la mia vita è un inferno, perché con quello non si guadagna niente, aiuto solo chi è bisognoso come me. Con qualche lavoretto riesco a racimolare 40 euro alla settimana, ma di base dovrei pagare già 160 euro di affitto, ovvero quanto guadagno. Dico ‘dovrei’ perché ho fatto 3 ricorsi, e sono pronto per il quarto a fine dicembre, per recuperare 1.800 euro di contributi e per far presente che stanno contando un affitto più alto a partire dalla documentazione del 2014, quando cioè lavoravo. Ma ormai sono 3 anni che sono disoccupato”.

Lo sfogo: “Il sindaco pensi a quelli come noi!”

Narrata la sua vita, l’uomo si sfoga contro il Comune e il sindaco Susanna Biondi: “Per tutte le problematiche che ho, mi sono recato diverse volte in Comune a chiedere una mano, ma mi hanno sempre sbattuto la porta in faccia, ignorandomi. Perciò ho preso contatti con quello che attualmente è il mio avvocato, per essere aiutato una volta per tutte. Ho raccolto la documentazione necessaria e mi sono presentato dal primo cittadino con la possibilità concreta di ricevere aiuti. Avrei dovuto spendere 1.000 euro, ma ha abbassato il tiro data la mia situazione e me ne ha fatti pagare solo 300. Davanti a questa eventualità, il sindaco ha acconsentito ad ascoltare la mia storia e sono riuscito a ricevere del denaro come tributo sociale. Ma i soldi prima o poi finiranno e mi ritroverà come prima. Chiedo un aiuto, un lavoro, qualsiasi cosa”.
Il 64enne, che abita in via Garibaldi, come se non bastasse lamenta anche una situazione spiacevole nella sua palazzina: “Dove abito c’è una casa che non è mai stata occupata ed è stata assegnata a una persona che ora vive in Germania. Un nucleo familiare venuto da San Giorgio su Legnano, invece, non paga l’affitto da diverso tempo e non sembra avere intenzione di farlo. Perché allora io dovrei pagare? Il Comune pensi ai bustesi, prima che agli altri”.