A 30 anni dall’invenzione di Internet, ecco un viaggio nella sua storia, tra sesso e tecnologia. Mentre orde di benpensanti fanno a gara a illustrarci il perché e il come internet ci abbia cambiato la vita, con servizi a 360 gradi, dobbiamo sempre tenere presente il vero motivo per cui il web esplose: il sesso
29 APRILE 2016
Sono già passati 30 anni dall’invenzione di Internet. Chi scrive, che di anni ne ha 32, conobbe questa tecnologia nella metà degli anni Novanta, quando gli operatori telefonici Telecom (con la sua Clubnet) e Infostrada (Libero) prima e la Wind dopo (queste ultime due si fusero poi insieme in “Libero.it”) cominciarono a rendere gratuita una tecnologia che precedentemente era soggetta ad abbonamento. Fu il boom. Ma analizziamo meglio i motivi di questo successo. Mentre intere orde di benpensanti fanno a gara a illustrarci il perché e il come internet ci abbia cambiato la vita, con servizi a 360 gradi, dobbiamo sempre tenere presente il vero motivo per cui fece cosi’ tanto successo: il sesso. Ai suoi albori internet non aveva i servizi di cui ci serviamo oggigiorno. I principali vantaggi che offriva erano limitati alla possibilità di scaricare brani e software, nonché chat e quello che senza ipocrisia alcuna definisco il motivo migliore di tutti: i film porno.
Internet è il porno?
Solo i più grandi ricorderanno quello che annovero quale primo video virale della storia, l’altrimenti noto come ‘Pam & Tommy Video’, il video in cui la bellissima paladina di Baywatch Pamela Anderson e il suo fidanzato Tommy Lee si lanciavano in una performance sessuale davanti alla telecamera. Intere schiere di utenti si misero a spasmodica ricerca di tale video. Buona parte di questi utenti erano ragazzini comprensibilmente in preda ai desideri della loro stessa pubertà.
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Scandaloso? Assolutamente no. Il Porn mode è sempre stato al centro dello sviluppo dei browser. La stessa Microsoft discuteva di questa modalità alle sue convention. E’ assolutamente innegabile che il porno abbia rappresentato il vero motore di internet, accompagnato dalle innumerevoli possibilità di ottenere materiale anche molto costoso in modo assolutamente gratuito. La vera ipocrisia è dire il contrario, considerato che chi si dimentica di dire grazie al mondo del porno sorvola su una media di 65 milioni di click al giorno; sono i siti più cliccati dopo i motori di ricerca e i social.
Hacker, Cracker e Lamer, chi sono i padri di internet?
Internet è il figlio bastardo di innumerevoli padri. Non si tratta di una sola tecnologia ma bensì dell’insieme di più ‘protocolli’ di comunicazione fra macchine per gestire molteplici servizi, dalle email ai servizi web, passando per i protocolli di trasferimento files. Molte invenzioni in una. E mentre i padri delle primissime tecnologie di rete furono gli istituti universitari americani, è innegabile che le rivoluzioni successive furono introdotte da coloro che sono definiti Hackers, esperti di programmazione e sistemi che di volta in volta inventarono le diverse tecnologie alla base di internet e ne risolsero le criticità. La vera filosofia hacker si ispira a modelli di perfezione lungi dall’essere raggiunti dalle majors della tecnologia, che puntualmente sfornavano software pieni di bug. A differenza dei Crackers (sorta di Hacker ‘cattivi’, che sfruttavano tali falle per trarne vantaggi personali) e i lamers (come venivano definiti gli incapaci) la filosofia hacker ha risolto e inventato internet come la conosciamo oggi. Tutte le aziende del mondo non hanno fatto altro che seguire tendenze già poste in essere dagli hackers.
Un esempio? La tecnologia .mp3 divenuta famosa grazie alla piattaforma Napster, chiusa e seguita di volta in volta da altre piattaforme che ci hanno portato all’attuale iTunes Store.
Qual è la vera anima di internet?
Precedentemente all’invenzione di Facebook, su internet regnava l’anonimato. I Nickname altro non erano che espedienti per nascondere la propria vera identità e fare da dietro una scrivania, cose che nella vita di tutti giorni non era pensabile fare. L’anonimato è sempre stato un valore fondante di internet, sconfessato dall’avvento dei social, che promettendoci di farci incontrare i compagni di scuola del passato, ci ha strappato la nostra vera identità costringendoci a indossare la stessa maschera che utilizziamo “quando andiamo al lavoro, quando andiamo in chiesa, quando paghiamo le tasse.” (cit Morpheus)
Internet è innanzitutto libertà. Libertà di sapere, libertà di parola, libertà di pensiero, libertà di espressione. Internet è il mondo come dovrebbe essere. Buon Compleanno Internet!