Sarebbero 8 le ragazzine coinvolte, tutte sotto i 14 anni. La Procura: “Le toccava e le induceva a subire atti sessuali”. La difesa: “Voci di paese”. Nel processo di primo grado il maestro di musica residente a Dairago, che insegnava all’accademia di Vanzaghello, fu condannato a 8 anni e 7 mesi di carcere. Ma in Appello è stata chiesta una pena più severa. La sentenza il prossimo 7 aprile
19 MARZO 2016
DAIRAGO-VANZAGHELLO (MILANO) – Atti sessuali con minori: al processo d’Appello la Procura di Milano chiede una condanna a 9 anni per Davide Scazzosi, residente a Dairago ed ex maestro di pianoforte in un’accademia culturale di Vanzaghello (che ora non c’è più). L’ex insegnante era già stato condannato in primo grado dal tribunale di Busto Arsizio a 8 anni e 7 mesi il 14 gennaio 2015.
I fatti
Le violenze sarebbero state commesse nei confronti di 8 ragazzine, tutte sue alunne e tutte sotto i 14 anni, presumibilmente tra il 2005 e il 2013. “Induceva la minore a lui affidata per ragioni di educazione a subire atti sessuali consistiti, in particolare, dopo averle chiesto di diventare la sua fidanzata, nel toccarla in zona genitale, passandole la mano sopra i leggings – si legge nei capi d’imputazione – nell’alzarle la maglietta mentre la minore era intenta a suonare il pianoforte, nel toccarle il seno sopra il reggiseno, nonché nel tentare di toccarla in zona genitale, infilando la mano dentro i pantaloni della minore”. Un inferno psicologico per le ragazze, che si sarebbero ritrovate tradite dal loro stesso tutore.
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Pena più severa
Se il Tribunale di Busto Arsizio aveva riconosciuto al maestro l’attenuante speciale, il Pm Rosaria Stagnaro non l’aveva ritenuta più applicabile nella richiesta d’Appello. Per tanti motivi: la giovanissima età delle studentesse molestate, “le modalità particolarmente subdole degli abusi dell’insegnante, che nel corso delle lezioni le toccava ripetutamente nelle zone genitali e del seno; l’approfittamento da parte dell’insegnante del proprio ruolo”. Tutti elementi riconosciuti anche dal Pm di Milano, che ora rappresenta l’accusa nel procedimento di secondo grado e ha chiesto una condanna a 9 anni: “Tutti gli episodi sono comprovati in modo oggettivo e dimostrati processualmente. L’abuso del ruolo di docente, della fiducia dei genitori della bambina, dell’affidamento costante del tempo, l’aver ripetuto i comportamenti nel tempo, le modalità subdole, l’apparente traditrice normalità”.
La richiesta danni
Complessivamente gli avvocati delle vittime, parti civili al processo, hanno chiesto un risarcimento di 140 mila euro. In aula Scazzosi ha parlato, chiedendo clemenza: “Credetemi, io non ho mai usato violenza con nessuna delle mie allieve. Io spero che voi possiate credere alla mia innocenza. Se i miei modi di fare sono da considerarsi atti sessuali e ritenete che ne sia colpevole, mi appello alla vostra umanità chiedendo una pena più clemente”.
La difesa e la sentenza
Secondo il suo avvocato, Francesco D’Andria, i gesti del maestro sarebbero stati solo didattici, neutri e ci sarebbe stato condizionamento dovuto alle voci di paese. La sentenza è prevista per il 7 aprile.