Discarica nelle Cave di Casorezzo e Busto Garolfo, attacco frontale del consigliere regionale Curzio Trezzani (Lega): “I consiglieri di maggioranza di Città Metropolitana (l’ente che ha concesso le autorizzazione a Solter Srl per la costruzione della discarica) dovrebbero rimettere le loro deleghe. Lo facciamo per decenza, compreso il sindaco di Inveruno Sara Bettinelli”
BUSTO GAROLFO-CASOREZZO (MILANO) – “A Magenta i vertici di Città Metropolitana di Milano hanno riunito i sindaci per presentare il Piano strategico 2022-2023, ma è emerso che i primi cittadini non solo non vengono ascoltati, ma anche liquidati in fretta se si mostrano in disaccordo su alcune scelte, come per la discarica nel Parco del Roccolo”. Lo dichiara Curzio Trezzani (Lega), consigliere regionale e presidente della Commissione Cultura e Sport della Lombardia
Discarica, l’ambiguità del Pd
In effetti, l’incontro di mercoledì 12 ottobre a Magenta – tema: la pianificazione della Città Metropolitana di Milano – è stato paradossale per molti aspetti. Si parla in astratto di grandi progetti (mancava solo la pace nel mondo) ma si finge di non vedere ciò che succede sull’uscio di casa. “Sulla questione della discarica nella Cave di Busto Garolfo e Casorezzo – aggiunge Trezzani – sarebbe il caso che tutti i consiglieri delegati di Città Metropolitana (ente a guida Pd e centrosinistra) si dimettessero, perché a parole sono tutti green, il sindaco Beppe Sala in primis, ma le loro azioni vanno sempre nella direzione contraria”.
Il paradosso dell’Area B
Mentre a Milano si introduce l’Area B (che in sé è ineccepibile, perché inquinamento e smog hanno raggiunto livelli record), nel resto del territorio metropolitano la tutela ambientale sembra non esistere. “Qui da noi – spiega Trezzani – si rilasciano autorizzazioni per realizzare discariche. Non saremmo infatti in attesa di una sentenza del Consiglio di Stato, se Città Metropolitana avesse negato le autorizzazioni necessarie per portare avanti il progetto discarica nel Parco del Roccolo”.
Due pesi, due misure
Siamo quasi alla follia. Non sono bastate due sentenze del Tar (la prima è del 2021, mentre la seconda del 2022) per dissuadere Città Metropolitana dal coltivare il progetto discarica di rifiuti speciali. L’ente guidato da Beppe Sala e dal Pd, infatti, ha ignorato le sentenze e ha fatto avere a tempo di record nuovi permessi al colosso dei rifiuti Solter Srl. Non contento, Sala si è persino costituito in giudizio contro Busto Garolfo e Casorezzo (cioè contro due Comuni della stessa Città Metropolitana). Due pesi e due misure, oltre che un corto circuito istituzionale mai visto.
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“Dimettetevi”
“Mi meraviglia inoltre Sara Bettinelli, sindaco di Inveruno. Pur essendo nella squadra dei consiglieri delegati da Giuseppe Sala, non ha mai preso le distanze dalle decisioni adottate fin qui. Per questo sarebbe buona cosa che, per decenza, tutti rimettessero le proprie deleghe da Città Metropolitana. Hanno già ampiamente dimostrato quanto poco importi a loro dell’ambiente e del nostro territorio”.
Il dilemma di Bettinelli
Il sindaco Bettinelli – che di recente si è candidata alla Camera dei deputati nel collegio dell’Altomilanese – è di fronte a un bivio. Da un lato la sua carriera politica (che ha bisogno del Pd) e dall’altro la tutela del territorio, che passa necessariamente dalla lotta alla discarica. Non è una scelta facile. Ma le ultime mosse di Bettinelli, in tutta onestà, lasciano perplessi.
Elezioni regionali
Se il sindaco di Inveruno vuole correre alle elezioni regionali del 2023, avrà bisogno dell’aiuto di tutti i sindaci di centrosinistra. E le sue posizioni oltremodo timide sulla questione discarica hanno indispettito i primi cittadini Pierluca Oldani (Casorezzo) e Susanna Biondi (Busto Garolfo), nonché buona parte dei sindaci dei Comuni del Parco del Roccolo.