Inquietante intimidazione ai danni del sindaco di Vittuone, nel milanese: i vigili trovano nel parcheggio del Comune un furgoncino bianco con un ordigno rudimentale all’interno. Indagano i Carabinieri
2 FEBBRAIO 2017
VITTUONE (Milano) – Gravissimo atto intimidatorio contro il sindaco di Vittuone, Stefano Zancanaro (Lega Nord). Nei giorni scorsi la Polizia locale ha trovato, nel parcheggio sul retro del Comune, un furgone Fiat Ducato bianco rubato qualche giorno prima alla Parrocchia. All’interno, una bombola del gas collegata al portellone del furgone e a un vecchio condizionatore. Una scena inquietante, che ha fatto scattare immediatamente l’allarme e che ha tutte le sembianze di un avvertimento diretto al primo cittadino, eletto a giugno 2016 sotto le fila del Carroccio.
Tutto ha inizio la scorsa settimana: in meno di 48 ore ignoti rubano dal magazzino del municipio una serie di attrezzi per la manutenzione del verde, con il logo del Comune impresso sopra. Dopo due giorni si registra un secondo furto: i malviventi rubano un Fiat Ducato bianco di proprietà della Parrocchia locale. Nessuno collega i due eventi criminosi, fino a quando i vigili trovano il furgoncino rubato nel posteggio del comune. E gli agenti, aprendo il portellone, si sono trovati di fronte a una scena preoccupante.
Va detto che la bombola del gas era stata resa inoffensiva, non sarebbe scoppiata. In ogni caso, quanto rinvenuto all’interno del furgone si presenta a tutti gli effetti come un ordigno rudimentale. Preoccupato il sindaco Zancanaro, che ha già reso dichiarazioni pubbliche sull’accaduto: “Quanto è successo è inquietante. Abbiamo presentato una denuncia ai Carabinieri. Speriamo che le forze dell’ordine possano rintracciare gli autori di questo folle gesto”.
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E’ prematuro fare ipotesi sul movente di tale gesto, ma non è da sottovalutare il ruolo del primo cittadino: sindaco e, allo stesso tempo, architetto e imprenditore edile di una nota ditta proprio di Vittuone. Proprio nelle scorse settimane le minoranze avevano presentato un esposto al Prefetto per denunciare quello che, secondo loro, si configura come un vero e proprio conflitto d’interessi. In questo clima politico teso, non è da dimenticare i continui cambi (3 in 6 mesi) dell’assessore all’Urbanistica, Lavori pubblici ed Edilizia privata (prima in capo al sindaco) e il licenziamento, da parte del Comune, di una dipendente che avrebbe ammesso di aver sottratto circa 900 euro dalle casse del municipio e che ora si prepara a fare ricorso.