L’uomo nascondeva un vero e proprio arsenale: un fucile, una mitraglietta e due pistole con silenziatori.

10 GENNAIO 2021

di Francesca Ceriani

MONZA – Perseguitava la moglie: lei lo denuncia e i Carabinieri, durante le perquisizioni, scoprono un vero e proprio arsenale.

Le vessazioni

Continue vessazioni ormai divenute insostenibili. Questo era quello che ha subito una donna fino a quando ha deciso di interrompere le molestie e presentarsi, nei giorni scorsi, dai Carabinieri di Monza. I Militari, che hanno trattato la vicenda con la delicatezza richiesta da casi di questo tipo, hanno immediatamente attivato il protocollo previsto dal “Codice rosso”, avviando tutti gli accertamenti necessari volti alla tutela della donna.

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L’arsenale

Per salvaguardare l’incolumità della denunciante, i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione dei luoghi nella disponibilità dell’uomo. Così hanno rinvenuto un vero e proprio deposito di armi e munizioni nascosto all’interno di un box, apparentemente normale. Un fucile a canne mozze, una mitraglietta e due pistole semiautomatiche con silenziatori: questo è l’arsenale sequestrato. Oltre alle armi, anche il relativo munizionamento, due balestre, un giubbotto antiproiettile e un cosciale magnetico – materiali sui quali dovranno essere svolti ulteriori accertamenti. Questo ha portato all’arresto dell’uomo, un cinquantenne monzese, tradotto presso la Casa Circondariale di Monza.

Altre operazioni

Questa non è l’unica attività che ha visto le Stazioni Carabinieri del Provinciale di Monza adottare dei provvedimenti restrittivi in materia di tutela delle fasce deboli, già in questi primi giorni del 2021. I militari, infatti, sono da sempre impegnati in prima linea per il contrasto alle violenze di genere. Nel fine settimana appena trascorso, i Carabinieri di Carate Brianza hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi emesso nei confronti di un seregnese, 35enne, condannato a una pena di quasi 4 anni. Terminate le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Monza.